Chi siamo
CIRCOLO CULTURALE FILATELICO-NUMISMATICO ALATRENSE
STATUTO SOCIALE
Art. 1 OGGETTO
Il Circolo Culturale Filatelico-Numismatico Alatrense è una libera associazione apolitica a carattere culturale, ricreativo e senza fini di lucro.
La sua sede è in ALATRI (FR)
ART. 2 SCOPI e FINALITÁ
Scopi del Circolo sono:
a) riunire i cultori della filatelia, della numismatica e del collezionismo in genere, promuovendo sentimenti di amicizia e collaborazione;
b) svolgere opera di propaganda per la diffusione della filatelia, della numismatica e del collezionismo, promuovendo opportune ed adeguate manifestazioni a carattere culturale e divulgativo;
c) promuovere scambi culturali e collezionistici fra i soci ed altre associazioni;
d) dare gratuitamente pareri e suggerimenti;
e) incoraggiare, aiutare e premiare studi filatelici, numismatici e collezionistici in genere, indicendo anche eventuali mostre e concorsi;
f) combattere le frodi e falsificazioni in ambito filatelico-numismatico e collezionistico;
g) onorare chi si renda benemerito della filatelia, della numismatica e del collezionismo in genere;
h) promuovere presso tutte le scuole, ed in particolar modo presso quelle dell’obbligo, la conoscenza e l’interesse per la filatelia, la numismatica ed il collezionismo in generale;
i) invitare i cultori dei vari tipo di collezionismo più o meno recenti ad iscriversi a questa Associazione, e a propagandare i propri hobbies con mostre e manifestazioni. Rientrano tra i diversi tipi di collezionismo ad esempio: le carte telefoniche, i fumetti, le stampe d’epoca, i libri antichi, gli orologi d’epoca, il modellismo in generale, i santini, le figurine e tutto quanto sia di interesse culturale e conoscitivo.
ART. 3 I SOCI
I soci del Circolo Culturale Filatelico-Numismatico Alatrense si distinguono in :
ONORARI: quelli eletti dall’Assemblea Generale dei soci, perché distintisi per notevoli contributi alla filatelia, alla numismatica, al collezionismo in genere o perché aiutano notevolmente la vita e lo sviluppo del Circolo;
ORDINARI: coloro che, residenti in Provincia di Frosinone, hanno presentato domanda scritta di adesione al Circolo, domanda accettata dal Consiglio Direttivo;
CORRISPONDENTI: sono quelli residenti in altra Provincia italiana o all’Estero;
JUNIORES: i minori di anni 18, la cui domanda di adesione è stata sottoscritta da un genitore, che si assume l’obbligo per il pagamento della quota sociale.
I soci juniores, con età inferiore ad anni 16, hanno gli stessi diritti degli altri soci, ma non possono far parte del Consiglio Direttivo e non hanno diritto di voto.
ART. 4 LA QUOTA SOCIALE
L’obbligazione dei soci è personale e ha la durata di un anno, tacitamente rinnovabile. Essi pagano annualmente la quota di associazione, nella misura fissata dal Consiglio Direttivo.
I soci onorari sono esentati dal pagamento della quota associativa.
Il Consiglio Direttivo può fissare una quota sociale agevolata per gli Juniores.
ART. 5 LOCALI SOCIALI E RIUNIONI
Tutti i soci hanno diritto ad usufruire dei locali sociali per gli scopi del Circolo, secondo apposito regolamento, e a partecipare a tutti i servizi dell’Associazione.
Nei locali del Circolo, durante le Assemblee Generali e le riunioni del Consiglio Direttivo, sono vietati i discorsi politici, la propaganda politica e le vendite a scopo di lucro.
Il socio che, con fatti, azioni o parole, turbasse il regolare funzionamento del Circolo, sarà sospeso, a tempo, dai diritti inerenti alla qualifica di socio. Tale provvedimento è di competenza del Consiglio Direttivo.
Art. 6 INTERRUZIONI DELL'ASSOCIAZIONE
L’associazione al Circolo può essere interrotta:
a) Per dimissioni volontarie, presentate per iscritto al Consiglio Direttivo;
b) Per morosità, deliberata dal Consiglio Direttivo;
c) Per radiazione decretata dal Consiglio Direttivo;
Avverso le decisioni adottate dal Consiglio Direttivo, il socio può presentare ricorso, entro 10 giorni dall’avvenuta comunicazione, all’Assemblea Generale.
Art. 7 IL CONSIGLIO DIRETTIVO
La Direzione e l’Amministrazione del Circolo sono affidate ad un Consiglio Direttivo, composto da un minimo di sette ad un massimo di nove consiglieri.
L’Assemblea Generale elegge tra i propri soci, aventi diritto al voto, tutti i Componenti il Consiglio Direttivo e precisamente:
IL PRESIDENTE ;
IL VICE-PRESIDENTE ;
IL SEGRETARIO ;
DUE SINDACI – REVISORI ;
DUE COORDINATORI (aumentati a TRE qualora il numero degli iscritti superasse le 45 unità);
UN COORDINATORE GIOVANILE (qualora nell’Assocciazione fossero iscritti giovani di età inferiore ai 38 anni).
I componenti il Consiglio Direttivo restano in carica per quattro anni e sono rieleggibili al massimo per tre periodi consecutivi. Qualora al termine del triplice mandato l’Assemblea non riuscisse a trovare nuovi candidati alle cariche direttive, può rinominare, ma solo ad unanimità, i vecchi dirigenti che fossero ancora disponibili all’incarico.
In caso di dimissioni, assenza o impedimento del Presidente, la carica viene assunta pro-tempore dal Vice-Presidente;
In caso di dimissioni, assenza o impedimento del Vice-Presidente, la carica viene assunta pro-tempore dal Socio più anziano o dal Socio più giovane del Direttivo;
In caso di dimissioni, assenza o impedimento del Segretario, la carica viene assunta dal Socio più anziano o dal Socio più giovane del Direttivo;
In caso di dimissioni, assenza o impedimento di un Sindao-revisore, la carica viene assunta pro-tempore dal Socio più anziano o dal Socio più giovane del Direttivo;
In caso di vacanza di posti durante il quadriennio, l’Assemblea Generale provvederà alla sostituzione nella prima riunione utile.
Art. 8 COMPITI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO
Spetta al Consiglio Direttivo provvedere:
- al buon andamento morale ed amministrativo del Circolo;
- all’esecuzione delle deliberazioni assembleari
- a convocare i soci in Assemblea ordinaria o straordinaria;
- decidere sull’ammissione dei nuovi soci e sulle loro dimissioni;
- sottoporre all’Assemblea Generale l’approvazione delle entrate, delle spese e dei bilanci, dopo che sono stati effettuati i controlli e ne è stata riconosciuta l’esattezza da parte dei Sindaci-revisori.
Il Consiglio Direttivo è convocato e presieduto dal Presidente o da chi ne fa le veci, il quale stabilisce anche l’ordine del giorno. Qualora un componente non possa essere presente per validi motivi, può delegare un altro componente il direttivo.
Le adunanza del Consiglio Direttivo sono valide con l’intervento di almeno la metà più uno i componenti il consesso.
ART. 9 IL PRESIDENTE
Il Presidente rappresenta il Circolo in ogni circostanza e sovraintende a tutta la gestione ed amministrazione; presiede e dirige le sedute del Consiglio Direttivo; rappresenta il Circolo ad ogni effetto giuridico.
In caso di urgenza, può prendere, salvo ratifica del Consiglio Direttivo, tutte le decisioni necessarie per il buon funzionamento dell’Associazione.
Art. 10 IL VICE-PRESIDENTE
Sostituisce, a tutti gli effetti, il Presidente in caso di sue dimissioni, assenze, impossibilità o impedimenti.
ART. 11 IL SEGRETARIO
Il Segretario registra i verbali delle adunanze ordinarie e straordinarie e compila quelli del Consiglio Direttivo. Tiene la corrispondenza e provvede alla pubblicazione degli Atti sociali.
Collabora attivamente con il Presidente ed il Vice-Presidente del Circolo per la risoluzione giornaliera di eventuali problematiche e per la organizzazione di eventi culturali.
Art. 12 I COORDINATORI
Coordinano le varie attività del Circolo, avendo contatti con le altre associazioni culturali della Città o di altri Paesi e predispongono i piani per una eventuale collaborazione.
Qualora tra i soci ordinari iscritti al Circolo almeno cinque siano residenti in altri Comuni della Provincia o Regione, uno dei coordinatori viene nominato tra di loro.
Il numero dei coordinatori è di due unità, ma qualora il numero complessivo degli iscritti superi le 45 unità, viene aumentato a tre unità.
Art. 13 I DUE SINDACI – REVISORI
Controllano la contabilità sociale ed effettuano periodiche verifiche di cassa.
Collaborano con gli altri membri del Consiglio Direttivo nella stesura dei bilanci consuntivi.
Riferiscono all’Assemblea Generale.
Art. 14 FINANZE DEL CIRCOLO E LORO GESTIONE
Le finanze del Circolo, costituite dalle quote sociali, donazioni, contributi vari, beni mobili ed immobili ed altro, debitamente registrato, sono di norma gestite dal Presidente.
Durante particolari avvenimenti o manifestazioni, le finanze possono essere in parte gestite anche dal Segretario, da un altro Componente il Direttivo o da un socio espressamente incaricato.
Il Bilancio ed il Rendiconto finale devono essere unici e sottoposti all’esame dei Sindaci-revisori.
Art. 15 INIZIATIVE DEI SOCI
Ogni socio può proporre durante l’Assemblea Generale, o per iscritto al Consiglio Direttivo, l’attuazione di una Mostra o di una Manifestazione.
Il Direttivo, nella prima riunione utile, vaglierà attentamente la proposta e la sua attuazione.
Ogni socio, iscritto almeno da due anni, possessore di una particolare collezione o che nella vita svolga anche un’attività artistica o artigianale, può proporre all’Assemblea Generale o per iscritto al Consiglio Direttivo di effettuare una Mostra o Personale o Esposizione.
L’Assemblea Generale ed il Consiglio Direttivo esamineranno la proposta e vaglieranno la realistica attuazione di essa.
Nel caso di accoglimento, l’Associazione si adopererà per la migliore realizzazione, cercando le finanze necessarie e richiedendo, se necessario, anche contributi pubblici e sponsorizzazioni, alle seguenti condizioni:
- la Mostra o Personale o Esposizione non può avere scopo di lucro;
- il socio espositore dovrà essere presente il maggior tempo possibile, durante la durata della Mostra o Personale o Esposizione, per illustrare ai visitatori, soprattutto scolaresche, la propria collezione o prodotti d’arte o artigianali tenendo, se richiesti, anche brevi corsi d’istruzione gratuiti;
- se l’evento chiude con un passivo economico, esso verrà ripianato dal socio espositore o dal Circolo con eventuali nuove quote sociali o contributi o vendita di materiale dell’Associazione;
- se l’evento presenterà un attivo, esso servirà all’Associazione per nuove future manifestazioni.
ART. 16 L’ASSEMBLEA GENERALE
L’Assemblea Generale è composta da tutti i soci di cui all’art. 3 del presente statuto.
Essa viene convocata, in via ordinaria, ogni anno entro il mese di febbraio (e comunque, per gravi impedimenti, entro il mese di aprile).
In via straordinaria viene convocata dal Presidente del Circolo, dal Consiglio Direttivo, o su richiesta scritta fatta da almeno un quarto dei soci aventi diritto al voto.
Le convocazioni si fanno tramite lettera di avviso diretta ai soci (o in via telematica) inviata, unitamente all’ordine del giorno, almeno una settimana prima della riunione.
Il Presidente del Circolo presiede l’Assemblea.
Il Segretario del Circolo verbalizza.
I Soci aventi diritto al voto devono essere in regola con la quota sociale dell’anno solare in cui l’Assemblea è tenuta.
Sono ammesse le deleghe scritte in numero NON superiore a una sola in favore di ogni socio.
Le Assemblee ordinarie e straordinarie sono valide in prima convocazione se presenti o rappresentati i due terzi dei soci; mancando tale numero verrà tenuta in seconda convocazione nello stesso giorno dopo almeno mezz’ora e sarà valida con la presenza o rappresentanza della metà più uno dei soci.
L’Assemblea Generale può nominare uno o più collaboratori che, in occasione di Mostre e Manifestazioni, coadiuvino il Consiglio Direttivo nella realizzazione degli eventi. Il collaboratore partecipa alle riunioni del Consiglio Direttivo, può dare pareri e consigli ma non ha diritto di voto.
Le deliberazioni si prendono a maggioranza di voti.
A parità di voti prevale quello espresso dal Presidente.
Per le modifiche dello Statuto e lo scioglimento del Circolo la maggioranza deve essere dei due terzi dei soci aventi diritto al voto e non sono ammesse deleghe.
L’Assemblea Generale ordinaria approva il conto consuntivo dell’anno precedente approntato dal Consiglio Direttivo e si pronuncia sulle manifestazioni ed iniziative da prendere nell’anno in corso.
Ratifica, su proposta del Consiglio Direttivo, eventuali modifiche alla quota sociale annuale.
Art. 17 CASI NON PREVISTI
Tutti i casi non previsti nel presente Statuto saranno giudicati dal Consiglio Direttivo, salvo ratifica da parte dell’Assemblea Generale.
Il presente Statuto è stato approvato ad unanimità dai Soci Fondatori nella seduta del 2/12/1984.
Variazioni ed integrazioni all’art. 2, art. 7, art. 10, art.11, art.12, art.14,art.15 ed art.16 sono state apportate dall’Assemblea Generale ad unanimità nelle sedute del
6 aprile 2003, 8 dicembre 2004 e 18 gennaio 2015.
Statuto ricompilato ex-novo nella seduta del 18 gennaio 2015