eXistenZ - La teoria del (quasi) TUTTO VIRTUALE.
“Tutto quel che vediamo, quel che sembriamo
non è che un sogno dentro un sogno?”
Edgar Allan POE
Non sappiamo se Cronenberg si sia rifatto, nello scrivere la sceneggiatura di “eXistenZ”, anche ai versi di E.A. Poe. È certo, lo afferma lo stesso Autore, che un buono spunto lo abbia ricevuto a seguito di una intervista fatta a Salman Rushdie (scrittore inglese di origine indiana, nato nel 1947), il quale, a seguito della pubblicazione (1988) del suo romanzo “The Satanic Verses” (ispirato alla vita di Maometto e fonte di molte proteste da parte dei musulmani), è stato oggetto nel 1989, da parte del leader dell'Iran, l'Ayatollah Khomeini, di una fatwā, minaccia di morte in contumacia con ricompensa per l'assassinio. All'epoca dell'intervista (1995) Rushdie vive nascosto ed ha contatti con il mondo esterno quasi esclusivamente tramite il computer.
Cronenberg immagina una fatwā lanciata contro la creatrice di giochi virtuali Allegra Geller e conduce lo spettatore in una incredibile girandola di situazioni con continue deformazioni della “realtà”. Per rendere più agevole al lettore la comprensione della trama del film e siccome la vicenda si svolge in un ipotetico futuro, si ritiene opportuno riportare subito diversi particolari termini usati ed il loro significato.
GAME PODS (baccelli per gioco) sono strumenti necessari per poter giocare, come la console per i video-games. In particolare il POD è un animale nato da uova di anfibio trattate con DNA sintetico; è dotato di carne, ossa e spina dorsale; deve essere mantenuto bene in quanto può infettarsi e ammalarsi. Una volta collegato, il Pod si alimenta con il metabolismo, il sistema nervoso e l'energia vitale del giocatore spedendolo in una incredibile realtà virtuale.
UMBYCORD (biotechnological umbilical cord) è un cordone ombelicale biotecnologico, formato dalla stessa sostanza del pod, e che permette al game pod di potersi connettere con la bio-port del giocatore e con quella degli altri partecipanti al gioco.
BIO-PORT. Buco, simile all'ano, praticato da un esperto con una idro-pistola alla base della spina dorsale dei giocatori. Esso permette la connessione, tramite la umbycord, con il game pod e con gli altri giocatori.
MICRO PODS, strumenti di ultima generazione che s'inseriscono direttamente nella bio-port, permettendo ai giocatori di ritrovarsi nella realtà virtuale senza bisogno della umbycord.
ORGANIC PISTOL. Pistola costruita con parti organiche di anfibi, capace di sparare proiettili formati da denti umani, sfuggendo in tal modo al controllo dei metal detector.
REALISTS (i realisti) sono gli appartenenti ai gruppi che cercano di opporsi all'utilizzo dei game pods ed alla deformazione della realtà, procurata dal gioco con grave danno per la società.
"eXistenZ" di David Cronenberg (1999)
TRAMA
In un locale, già adibito a culto religioso, un folto pubblico accoglie con entusiasmo la giovane programmatrice Allegra Geller della Società “Antenna Research”. La donna è la creatrice di “eXistenZ”, un nuovo incredibile gioco virtuale, ed invita alcuni dei presenti a testarlo in anteprima.
Subito trovati i 12 volontari, Allegra sta procedendo alla sperimentazione quando uno dei presenti, proclamatosi un “realista”, le spara con una organic pistol al grido “Morte al demone Allegra Geller”. Ferita in modo lieve alla spalla, la donna viene immediatamente soccorsa dal giovane sorvegliante Ted Pikul e condotta fuori dalla sala. La programmatrice, timorosa soprattutto per la possibilità che il suo game pod, contenente il nuovo gioco eXistenZ, possa essere rimasto danneggiato durante l'attentato, chiede a Pikul di accompagnarla in macchina presso una stazione di servizio situata in campagna. Qui giunta, Allegra, confidando nel suo indubbio fascino, chiede al sorvegliante di poter verificare l'eventuale danno al Pod giocando con lui. Il sorvegliante è privo di bio-port, ma, soggiogato dall'avvenenza della donna, lascia che Gas, gestore della stazione di servizio ed esperto in questo genere d'interventi, gli faccia con una idropistola il buco alla base della spina dorsale. Quando tutto è pronto e i due giovani si sono interconnessi, il Pod ha uno scoppio improvviso. La programmatrice ritiene che ciò sia avvenuto per un sovraccarico neurale, a causa di un attacco di panico da parte di Pikul, ma in realtà è stato Gas ad installare nel sorvegliante una bio-port difettosa ed è pronto ad uccidere Allegra per la cospicua taglia messa su di lei dai realisti. L'intervento tempestivo del sorvegliante, che uccide con l'idropistola Gas, permette ai due giovani di fuggire nuovamente. Durante i tragitti essi incontrano uno strano animaletto con due teste (un anfibio creato grazie alla ibridazione del DNA di rana, salamandra e lucertola). La meta è la casa-laboratorio in montagna di Kiri Vinokur, mentore e sostenitore di Allegra, scienziato creatore del Pod e capace di ripararlo. L'uomo avverte la giovane di aver appreso che contro di lei è stata pronunciata dai realisti una fatwā per cui è opportuno nascondersi.
Nella tranquillità di uno chalet, distesi sul letto, finalmente i due fuggitivi possono sperimentare eXistenZ (vedere immagine a fianco).
Transizione. I due si ritrovano all'improvviso in un negozio di videogiochi, dove Pikul si comporta sgarbatamente con il proprietario, restando sorpreso per il proprio inusuale atteggiamento. Allegra lo rasserena, facendogli comprendere che ciò ora dipende dalla parte che egli sta interpretando come personaggio in una nuova realtà virtuale. Il negoziante invita i due giovani ad usare i micro-pods di ultima generazione, che possono essere inseriti direttamente nelle bio-ports senza più bisogno di utilizzare l'umbycord. Lo fanno e all'improvviso si sentono reciprocamente attratti e, spinti da irresistibile passione, amoreggiano nel retrobottega.
Nuova transizione. Con una diversa identità, Pikul si ritrova a lavorare in una fabbrica di pezzi per i nuovi game pods. Viene avvicinato da Yevgeny Nourish, addetto alla catena di montaggio, che gli consiglia di andara a mangiare nel ristorante cinese situato nella foresta e di ordinare come piatto “lo speciale”. Pikul incontra nella fabbrica anche Allegra ed insieme si dirigono alla mensa, dove il giovane chiede ad un cameriere cinese il piatto consigliatogli da Nourish. Nell'attesa il giovane, al grido di eXistenZ, cerca di tornare alla realtà con l'amica ed infatti i due si ritrovano sul letto nella piatta calma dello chalet, ma Allegra lo convince a rituffarsi nel più interessante ristorante virtuale. Qui arriva “lo speciale”, un piatto apparentemente disgustoso, formato da pezzi di rettili ed anfibi mutanti tra cui l'animaletto a due teste. Pikul, preso da un irresistibile impulso, divora il pasto e con le ossa ricava una organic pistol con tanto di denti-proiettili. La punta dapprima verso Allegra, come una strana ripetizione della scena iniziale dell'attentato, per poi chiamare il cameriere cinese e, con fredda determinazione, ucciderlo, tra l'indifferenza degli altri avventori della mensa. Chiamati da Nourish, per l'occasione cuoco nel ristorante e che rivela di essere un adepto realista, i due giovani vengono condotti fuori per vedere le vasche di allevamento degli anfibi mutanti, che serviranno per la fabbricazione dei Pods.
Altra transizione. I due giovani si ritrovano nuovamente nel negozio dei video giochi, dove apprendono che il loro vero amico era il cuoco cinese ammazzato e non Nourish, il quale, al soldo della società rivale “Cortical Systematics” sta facendo il doppio gioco. Ormai presi negli ingranaggi, non sempre comprensibili, di eXistenZ, che spesso sovverte tutte le regole del gioco, Pikul e Allegra sono intenzionati a distruggere tutti i nuovi Pod nella fabbrica; vi si dirigono e la donna si collega ad un Pod malato con l'intento d'infettare tutti gli altri, ma si sente subito male per cui Ted cerca di salvarla tagliando l'umycord. Ne consegue una grave emorragia, ma all'improvviso interviene Nourish che con un lanciafiamme, al grido di “morte al realismo” fa esplodere il Pod malato con dispersione nella fabbrica delle spore infette. Mentre Pikul trascina via Allegra, la giovane pugnala alla spalle Nourish uccidendolo.
Nuovo passaggio con ritorno nello chalet. Allegra è salva, ma con orrore trova il suo Pod infettato, deducendo che pertanto la malattia, presente nel mondo virtuale, è riuscita ad infiltrarsi anche nella realtà. La giovane cerca di salvarlo iniettandogli uno sporicida, ma ormai sembra arrivata la fine. Rivolgendo l'attenzione a Ted, constata che la nuova bio-port del compagno è anch'essa infetta, a seguito di un sabotaggio dell'amico scienziato Vinokur per distruggere eXistenZ. Senza esitazioni Allegra sigilla il buco con un risonatore sporicida avente funzioni depuratrici.
Attenzione! Chi volesse vedere il film per scoprire le sorprese finali NON deve proseguire la lettura.
Alcuni spari di armi da fuoco si sentono nelle vicinanze. Uno scoppio improvviso manda in frantumi i vetri e la porta dello chalet. Entra, vestito da militare e con mitra in mano, il cassiere del negozio di video giochi Carlaw, che intima a Ted e Allegra di uscire e, proclamandosi “realista”, si appresta ad eliminare la creatrice di eXistenZ. Interviene appena in tempo lo scienziato Vinokur, il quale, dopo aver ucciso il realista Carlaw, confessa ad Allegra di aver copiato i files del suo gioco, mentre riparava il Pod danneggiato, per venderlo alla rivale “Cortical Systematics” e la invita a seguirlo nella nuova società. Ma tutto precipita: la giovane riesce a prendere da terra il mitra di Carlaw e spara al suo vecchio mentore; alle rimostranze di Ted serenamente afferma che tanto è tutto un gioco; alla rivelazione di Pikul di averla sempre seguita perché in verità è un convinto realista e che adesso deve eliminarla, la giovane aziona un piccolo congegno facendo esplodere lo sporicida che aveva inserito nella bio-port del giovane sorvegliante uccidendolo. Adesso è rimasta sola, anche i spari diminuiscono e la donna è ormai convinta di essere la vincitrice del gioco eXistenZ.
Ritorno alla realtà (?).
Nella sala, dove tutto è cominciato (vedere immagine a fianco), i giocatori si ridestano. Adesso hanno in testa e su di una mano dei dispositivi elettronici di plastica blue. Sono stati il cast che ha sperimentato il nuovo gioco “TransCendenZ”, ideato dal grande programmatore di realtà virtuale Yevgeny Nourish, e nel quale si sono particolarmente distinti Allegra e Ted, compagni anche nella vita reale.
Tutti stanno bene, compresi i personaggi uccisi nella realtà virtuale, ma Nourish confida alla sua assistente Merle di essere perplesso per alcuni accadimenti durante il gioco da lui non programmati e inseriti a sua insaputa da estranei. Gli si avvicinano Allegra e Ted con il loro cane per complimentarsi. In realtà gli chiedono se è pronto a pagare per i suoi “crimini nel deformare la realtà” e sparano (vedere immagine a fianco), con due pistole nascoste nel folto pelo del cane, uccidendo Nourish e la sua assistente. Si allontanano senza che gli altri giocatori intervengano; prima di uscire incontrano colui che ha fatto la parte del cameriere cinese, il quale spaventato li prega di non ucciderlo, ma poi sorridendo chiede “Siamo ancora nel gioco, vero?”. I due lo guardano in silenzio.
“eXistenZ” è uno dei film di David Cronenberg di minor successo presso il pubblico, probabilmente, come a volte capita per le intuizioni geniali, per aver troppo precorso i tempi. Nel contempo è altresì uno dei film più apprezzati dalla critica e dai colleghi cineasti, in quanto l'Autore, che dichiara di essere ateo e si definisce un “filosofo esistenzialista”, ha ben rappresentato in esso le tematiche a lui più care: il corpo umano, la sessualità, la malattia, la mutazione, la realtà e il sogno.
Gli studiosi hanno classificato il film nel genere “body horror”, quel filone che narra dello sgomento del genere umano di fronte alla caducità del corpo, alla sua possibilità di essere infettato, deturpato, mutilato, tutte degenerazioni che spesso possono alterare anche la psiche dell'individuo. Ed è il “corpo” ad essere il vero punto focale del film. Vi è il corpo umano che vuole ricevere (non esita a farsi praticare le bio-ports, ad inserirvi, dapprima con riluttanza soppiantata ben presto da piacere, le umbycords o i micro pods) e vuole agire, credendo di avere il controllo nella realtà virtuale, di essere un protagonista assoluto durante il gioco, ma sempre infine assalito dal dubbio. Di converso il corpo animale, il POD, che s'impadronisce di quello umano e lo conduce in una realtà virtuale. I due corpi formano un tutt'uno in un abbraccio che può anche diventare mortale, perché se uno dei due è infetto, si ammala anche l'altro. E, nella realtà storica, il corpo dello scrittore Salman Rushdie, condannato a morte in contumacia e collegato come con un cordone ombelicale al suo computer, unico mezzo per la propria esistenza.
Anche riflessioni filosofiche sono insite nello svolgimento filmico: la realtà indecifrabile, il dubbio della ragione, l'inganno dei sensi, il vuoto esistenziale che ci circonda e il desiderio di fuggire in un sogno virtuale, la morale mutevole di fronte ai vari piani del gioco. Il finale è fantastico in quanto lo spettatore è completamente spiazzato; le sue poche certezze, quali quelle di aver assistito al gioco voluto da “eXistenZ” e creato da Allegra Geller, vengono meno alla scoperta che invece il vero gioco, sin dall'inizio, è stato architettato da Yevgeny Nourish e ha il nome “TransCendenZ”. E, dopo l'uccisione di quest'ultimo, il film, come una “Matrioska”, partorisce un nuovo dilemma, ben racchiuso nello spaventato cameriere cinese che chiede “Siamo ancora nel gioco, vero?”. Anche lo spettatore si chiederà se è solo la continuazione del sogno, in una ulteriore infinita nuova realtà virtuale.
Cronenberg, ateo dichiarato, dissemina nel film anche tracce religiose. Già nelle scene iniziali (dove da piccole oasi di natura, circondate dal denso nero dell'oscurità, si passa progressivamente ad immagini sfocate sempre più grandi con segni, scritte, terra e roccia in sfumature di colore ocra, che richiamano particolari dei paesaggi degli aborigenti australiani), si nota come un tributo alla spiritualità di queste popolazioni.
La prima scena del film è girata in un'apparente chiesa sconsacrata; Allegra Geller appare come una “sacerdotessa”, pronta a svelare la propria “creazione” a pochi eletti, che si presentano in numero di 12 (come gli apostoli cristiani) ed è pronta a “battezzarli” portandoli con sé in una nuova “realtà” e dando loro la conoscenza, “Devi partecipare al gioco per scoprire perché partecipi al gioco” dirà ad un dubbioso Ted. Quando viene bruscamente interrotta dall'attentatore, le viene gridato contro “Morte al demone Allegra Geller”. Qui la parola “demone” può essere intesa sia come demonio, persona malvagia che conduce alla perdizione (stando dalla parte di chi la vuole assassinare), ma può avere soprattutto il valore dell'originale parola del greco antico δαίμων (leggi dáimōn), un “semidio”, un intermediario tra l'uomo (materia corruttibile e mutabile) e il divino (sempiterno, etereo come un sogno). Le motivazioni, per cui l'Autore ha voluto scrivere la parola “eXistenZ” con l'iniziale minuscola e con altre due lettere maiuscole, sono di difficile interpretazione. C'è chi ha voluto identificare le due maiuscole con i due personaggi principali della storia, chi ha fatto notare che la parola “isten”, che si trova tra le due lettere maiuscole, in ungherese significa “Dio”. Curiose sono anche le circostanze che la parola “existenz”, nel significato “esistenza”, si trova solo nella lingua tedesca, come tedesco è il termine “enden”, situato nella parola “TransCendenZ”, che, significando “fine”, vuol porre un termine interrogativo al film, lasciando un evidente dubbio nello spettatore.
Un'opera senza dubbio complessa, ma che merita di essere vista ben due volte: la prima per lasciarsi trascinare dal ritmo narrativo e dalle trovate autoriali; la seconda per riflettere sui tanti interrogativi aperti.
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“eXistenZ” , un film scritto e diretto da David Cronenberg.
(1999 – Canada, Gran Bretagna e Francia). Durata 97 minuti. Colori.
Prodotto da Canadian Television Fund e altri.
Budget: 15 milioni di $ americani – Box office: ca. 2.850.000 $.
Premi vinti: diversi tra cui il prestigioso Orso d'argento al Festival di Berlino 1999.
INTERPRETI: Jennifer Jason LEIGH (Allegra Geller) – Jude LAW (Ted Pikul) – Ian HOLM (Viri Vinokur) – Don Mc KELLAR (Yevgeny Nourish) – Willliam DAFOE (Gas).
DAVID CRONENBERG. David Paul Cronenberg nasce nel 1943 a Toronto (Canada) ed ivi si laurea in lettere e filosofia. Ammiratore dello scrittore William Bourroughs e di altri autori della Beat Generation, giovani contestatori degli anni cinquanta, Cronenberg, dopo aver scritto diversi racconti fantascientifici, si avvicina al mondo del cinema apprendendo ben presto tutti i suoi ruoli: sceneggiatore, regista, montatore, attore e produttore. La trasformazione del corpo (a causa di una malattia, o per l'esperimento di uno scienziato folle, o a seguito dell'uso di allucinogeni o per effetto di un incidente o per l'immersione in una realtà virtuale) è alla base dei suoi primi film fantastico-orrorifici. Negli ultimi anni si cimenta in altri generi, come il noir, il trhiller, il drammatico, ottenendo sempre riconoscimenti in patria e all'estero da parte della critica e dei suoi entusiasti fan.
Tra i 21 lungometraggi diretti sino ad oggi ricordiamo: “Shivers” (Il demone sotto la pelle) 1975 ; “Scanners” 1981; “The Fly” (La mosca) 1986, che nel 1987 riceve il premio Oscar per il miglior trucco; “Naked Lunch” (Il pasto nudo) 1991, tratto dal romanzo di William Bourroughs; “Crash” 1996, premio della giuria al Festival di Cannes; “A History of Violence” 2005; “Eastern Promises” (La promessa dell'assassino) 2007.
JANNIFER JASON LEIGH (già Jannifer Leigh Morrow) nasce a Los Angeles (USA) nel 1962. Esordisce nel cinema all'età di 9 anni, frequentando qualche anno dopo corsi di recitazione e partecipando a vari film per la televisione ed il grande schermo. Muta il suo nome di nascita aggiungendovi “Jason” in onore di un attore, amico di famiglia. Negli anni novanta si mette in mostra per le sue interpretazioni in film quali “Last exit to Brooklyn - Ultima fermata Brooklyn” (1990) e “Single White Female” (Inserzione pericolosa), un grande successo al botteghino del 1992. Lavora con grandi registi quali Robert Altman nel film drammatico “Short Cuts” (America oggi) del 1993, i fratelli Coen nella commedia comica “Mister Hula Hoop” del 1994, Ulu Grosbard nel dramma “Georgia” del 1995. La sua attività continua ancora oggi, partecipando anche a serie Tv come “Weeds” nel 2009 e “Revenge” nel 2012 e culmina nella recente (2015) recitazione nel film di Quentin Tarantino “The Hateful Eight (Gli odiosi otto)”, per la quale ha ottenuto l'Oscar come migliore attrice non protagonista.
JUDE LAW (David Jude Law Heyworth) nasce a Londra nel 1972. Inizia a recitare in teatro già a 15 anni, partecipa poco dopo a film per la Tv britannica per approdare ai primi lungometraggi, dove viene subito notato dalla critica. E infatti nel 1999 ottiene la prima nomination all'Oscar quale migliore attore non protagonista per il film “The Talented Mr. Ripley (Il talento di Mr. Ripley)”, regia di Anthony Minghella, seguita nel 2003 da una seconda nomination, questa volta per migliore attore protagonista nella nuova opera di Minghella “Cold Mountain (Ritorno a Cold Mountain)”. Considerato un sex symbol e una grande star del cinema dell'inizio del millennio, si divide tra cinema e teatro (molto premiata e discussa la sua recitazione nell' Amleto di Shakespeare nel 2009). Attualmente (2016) recita per la serie televisiva “The Young Pope (Il giovane Papa)”, diretta dall'italiano, premio Oscar 2014, Paolo Sorrentino.
IAN HOLM (Ian Holm Cuthbert) nasce a Goodmayes (GBR) nel 1931. Iscrittosi nel 1949 alla Royal Academy of Dramatic Art, recita in vari teatri sino ad entrare a far parte della neonata Royal Shakespeare Company (1960), dove si mette in evidenza. Inizia a prendere parte a molti famosi film, tra cui: “Alien” di Ridley Scott (1979); “Chariots of Fire (Momenti di gloria)” di Hugh Hudson (1981) per il quale ottiene una nomination all'Oscar quale migliore attore non protagonista; “Le Cinquième Element (Il quinto elemento)” di Luc Besson (1997); “Lord of the Rings (Il Signore degli anelli)” trilogia di Peter Jackson (2001/2003). Sposato quattro volte, lavora ancora con successo.
DON McKELLAR nasce a Toronto (Canada) nel 1963 ed ivi si laurea presso la prestigiosa Victoria University. Dopo un periodo di lavoro teatrale, nel 1989 debutta nel cinema come sceneggiatore ed attore, riportando un lusinghiero successo. Si presenta come autore completo (sceneggiatore, regista e attore) nel film drammatico del 1998 “Last Night”, che ottiene numerosi riconoscimenti. Attualmente si divide tra progetti cinematografici e serie televisive.
WILLIAM J. DAFOE nasce ad Appleton (USA) nel 1955. Abbandona i corsi di recitazione presso la University of Wisconsin per seguire una compagnia teatrale sperimentale. Entra nel cinema con piccole parti, ma con il film di Oliver Stone “Platoon” (1986) ottiene una nomination all'Oscar come miglior attore non protagonista. Viene spesso chiamato per interpretare parti da cattivo o tenebroso, in cui eccelle notevolmente. Dal 2005 è sposato con l'attrice e regista italiana Giada Colagrande.
Un film ed un regista che meritano un ottimo voto (9). Molto bravi e ben affiatati i due attori principali (8); meritevoli di attenzione tutti i comprimari, anche se utilizzati per piccole parti (7).
Tutte le immagini, riguardanti manifesti, locandine, fotogrammi (interi o particolari) e le frasi tratte dal film sono © David Cronenberg e di tutti gli aventi diritto. Vengono qui utilizzate solo a fini culturali e divulgativi.