LE BANCONOTE IN EURO MANIPOLATE per frodare i collezionisti

LE BANCONOTE IN EURO MANIPOLATE per frodare i collezionisti

LE BANCONOTE IN EURO MANIPOLATE per frodare i collezionisti

Da quando è stata inventata la cartamoneta esistono i falsari. Imperversano sempre, nonostante tutti i sofisticati accorgimenti messi in atto dalle autorità monetarie, comprese le continue raccomandazioni date ai cittadini dalla BCE (Banca Centrale Europea) di controllare le banconote ricevute osservandole con attenzione, toccandole, per constatare la consistenza della carta con le parti in rilievo, e inclinandole per ottenere gli effetti di luci e colori con le bande iridescenti, gli ologrammi, gl' inchiostri cangianti.

Pertanto non ci soffermeremo troppo sui falsari, alcuni dei quali anche abbastanza bravi. Riportiamo soltanto un esempio di un falso veramente pacchiano, dove l'approssimazione e ignoranza dell'autore sono molto evidenti e possono essere scoperte a prima vista.

Si tratta di una banconota falsa da 50 €, evidentemente circolata a lungo, di cui riproduciamo il dritto e il rovescio.

 

 

 

 

 

 

 

 

Basta un semplice sguardo e il tatto per accorgersi che:

a) la carta è ruvida e tipo assorbente, senza alcuna consistenza;

b) la scritta “BCE ECB EZB EKT EKP” è completamente piatta;

c) la filigrana ed il filo di sicurezza sono poco visibili e incomprensibili;

d) la placchetta olografica è di un unico colore smorto;

e) il valore 50, riportato sul retro, non cambia colore inclinando il biglietto.

Ma il lato comico, che dimostra come molti falsari siano per fortuna ignoranti, è dato dalla presenza della tiratura J004 (che indicherebbe una stampa fatta dalla Banca d'Italia) unita al numero di serie U24627596402, in cui la lettera U identifica la Francia. Se si fosse trattato di una vera banconota, il possessore avrebbe avuto un pezzo unico!. Infine il malcapitato falsario ignora anche che il codice di controllo per la Francia è 5, mentre sommando gli undici numeri della serie otteniamo 47 cioè 4+7 = 11 e quindi 1+1 = 2 e non 5 !

Una vera somma di corbellerie!. 

Comunque attenzione! Biglietti contraffatti sono stati trovati e ritirati sin dalla loro prima apparizione, avvenuta nel 2002. Il picco massimo si è avuto nel 2009 con il rinvenimento e sequestro di ben 860.000 banconote false, e la media annua si aggira intorno ai 600.000 biglietti.  

IL PERICOLO PER I COLLEZIONISTI

Un vero pericolo per i collezionisti è rappresentato dai manipolatori di banconote autentiche. Si tratta di veri e propri malfattori, purtroppo in alcuni casi involontariamente agevolati da alcune banche emittenti, che riescono a creare false varietà abbindolando diversi piccoli collezionisti. Purtroppo, per mancanza di precise direttive comunitarie ed eventuali penalizzazioni, questi individui riescono a farla franca. È nostro intento mettere sull'avviso gli ignari appassionati che siano intenzionati ad acquistare queste banconote manipolate. Coloro che lo avessero fatto da poco sui siti internet, hanno il potere di smascherare i loschi venditori, rilasciando motivati feedback negativi e richiedendo nel contempo la somma pagata.

1) PSEUDO-VARIETÀ ottenute con FALSI TAGLI.

Si tratta dei casi più comuni e si vedono ancora oggi su diversi siti di vendita.

La Bundesbank, la banca nazionale tedesca, nel 2002 e 2003 mette in vendita un migliaio di fogli interi da 5, 10 e 20 € a firma Wim Diusenberg (predisposti dalla stamperia nazionale di Berlino e da quella specializzata Giesecke & Devrient). Si tratta di una leggerezza inaudita; probabilmente l'Istituto immaginava che tutti gli acquirenti avrebbero fatto dei quadri artistici da appendere nei salotti? Non sarebbe servito un chiaroveggente per prevedere che molti di questi fogli sarebbero stati tagliati nei modi più bizzarri per creare delle costose varietà da servire a malcapitati curiosi e collezionisti.

I fogli da 5 (composti da 60 biglietti) iniziano con la serie X659.... ed appartengono alla tiratura P010;

i fogli da 10 € (composti da 54 biglietti) iniziano con le serie X10172... e X10179 ed appartengono alla tiratura R004;

i fogli da 20 € (composti da 45 biglietti) iniziano con la serie X956.... ed appartengono alla tiratura P009.

Non si comporta meglio la Banca Nazionale d'Austria, in quanto nel 2006, anno in cui erano già apparse sul mercato le banconote precedenti con i falsi tagli, mette in vendita qualche foglio intero da 5 e 10 € (a firma Jean-Claude Trichet) e precisamente:

i fogli da 5 € (composti da 60 biglietti) iniziano con la serie N4...... ed appartengono alla tiratura F005;

i fogli da 10 € (composti da 54 biglietti) iniziano con le serie N4...... ed appartengono alla tiratura F006.

Alcuni acquirenti, più coscienziosi, hanno provveduto a tagliare bene i fogli interi ed a ricavarne coppie o quartine di banconote, che possono ben apparire in una collezione; ma individui senza scrupoli hanno pensato astutamente di creare delle “varietà” più bizzarre e fantasiose da spacciare per vere. Ed ecco apparire biglietti tagliati a metà e contenenti due diversi numeri di serie, altri con un solo numero ed il bordo intero del foglio, altri con ampi bordi laterali o con appendici di carta più o meno vistose. (Nelle immagini in calce alcuni esempi).

2) FALSE VARIETÀ ottenute con SOLVENTI CHIMICI.

I “creatori di varietà” non si fermano dinanzi a niente pur di conseguire i propri scopi criminosi, ma per fortuna ci sono esperti e studiosi che riescono subito a scoprire le loro malefatte e portarle a conoscenza degli appassionati e collezionisti.

Con dei particolari solventi chimici i malfattori sono riusciti a cancellare la banda olografica dai biglietti da 5, 10 e 20 €, ottenendo un risultato apparentemente perfetto (vedere immagine in basso a sinistra). Ma hanno ignorato che la banda olografica in questione viene applicata sulle banconote dalla rotativa all'inizio, durante la fase di messa in sicurezza dei fogli e prima della stampa.

Durante la stampa invece in basso a destra, vicino alle figure dell'Arco di Trionfo, Porta romanica e Vetrata gotica, viene inserito anche il logo EURO/ΕΥΡΩ in colori differenti (blu per il 5 €, rosso per il 10 € e viola per il 20 €). Se fosse stata omessa durante la fabbricazione dei biglietti la sola banda olografica, sarebbe rimasto comunque ben visibile il predetto logo colorato. Invece, a causa dei solventi adoperati dai malviventi, viene via insieme alla banda olografica anche il logo, smascherando facilmente la truffa perpetrata a danno degli ignari compratori.

(Nell'immagine sotto a destra la banconota con la vera assenza della banda olografica)

 

 

 

 

 

 

 

Con gli stessi sistemi questi truffatori cercano di piazzare tra i collezionisti anche biglietti da 50 e 100 €, privi della placchetta olografica. Nella realtà esistono anche diverse vere banconote con tale varietà, valutate R1. Ma quelle manipolate possono essere riconosciute con un attento esame tramite una buona lampada U.V., perché anche il migliore solvente non riesce a staccare o sbiancare completamente la placchetta olografica. Questa, impressa a caldo sulle banconote, lascia sempre un residuo della sua impronta, di colore più opaco del supporto cartaceo. Nell'immagine n.5 in calce un esempio estremizzato (per renderlo facilmente più visibile e comprensibile ai lettori) di questo tentativo truffaldino.

Il nostro amico ed esperto Pietro ci invia altri due esempi di banconote vere ma taroccate (un 5 € della prima serie e un 5 € della serie “Europa”, posti in calce) spiegandoci come abbia scoperto i vari mezzi per creare “varietà”. Riportiamo il suo istruttivo messaggio:

Buongiorno, cari amici del Circolo Culturale Filatelico-Numismatico di Alatri!

Alcuni anni fa ho acquistato alcuni biglietti da 5, 10 e 20 € mancanti di ologramma, sia quello argentato sia l'altro, quello dalla parte dei numeri di serie, per intenderci meglio (di cui invio due eloquenti immagini). E sapete perché li ho presi? Per capire come possa essere accaduto questo fatto. Avevo notato che sui biglietti francesi mancanti di ologramma argentato c'era ugualmente, in basso a destra, la scritta in blu EURO/ΕΥΡΩ. Ciò significava che tale scritta era sopra la banda olografica e che, togliendo quest'ultima in modo truffaldino, veniva via anche la scritta stampata sopra. Poi, guardando con la lente, si vedeva ancora l'esistenza di colore nelle porosità della carta, soprattutto al verso del biglietto. Ho provato anch'io ad ottenere gli stessi risultati con la trielina, con la varechina, con diluente sintetico e con diluente alla nitro. Risultati? Una puzza tremenda che si sentiva da 10 metri, ma con scarsi risultati, tranne che con la varechina che riusciva a scolorire un po' la parte trattata. Altro inconveniente: il biglietto trattato, visto in controluce, aveva perso la lucentezza originaria, diventando scialbo ed opaco. 

Cari amici, volete provare con l'acetone? Risultato: nessun odore, lucentezza intatta ed OLOGRAMMI SPARITI ! E sapete come l'ho scoperto? Per puro caso, osservando alcuni imbianchini ripulire alcune lastre di marmo, sporche di vernice, adoperando questo solvente. Marmi rimasti lucenti, pulizia completa e odore dell'acetone ben presto svanito. Tutto verissimo. Provateci anche voi! Basta un batuffolo di cotone imbevuto in acetone puro (costo irrisorio di circa 2 euro al litro!), passatelo sopra un ologramma di qualsiasi banconota in euro e l'ologramma, come per incanto, sparirà!

Pubblicando questa mia testimonianza sul vostro sito, i furbetti rimarranno scioccati e gli acquirenti delusi.

Un caro saluto.

Pietro.”

Ringraziando l'amico Pietro il nostro augurio è che i malfattori rimangano scornati ed impossibilitati ad operare ancora. Siamo certi che ciò potrà avvenire solo informando nel migliore dei modi i collezionisti di banconote, i curiosi e gli eventuali ignari acquirenti.

Per il presente articolo, oltre all'aiuto di commercianti ed amici, abbiamo consultato alcuni cataloghi e libri numismatici. Per chi ne volesse sapere di più consigliamo i seguenti volumi facilmente reperibili sul mercato francese:

Guy SOHIERLes Eurobillets 2002-2007 - Éditions Victor Gadoury, MC-98000 Monaco;

Guy SOHIERLes Eurobillets Millésime 2002 Millésime 2013Édition Numismatique & Change, 55800 Revigny-sur-Ornain.

Un grazie particolare allo studioso Pietro, al quale ci si può rivolgere per eventuali consigli ed avvertenze sugli acquisti; e-mail pietrodicecco@libero.it .

I © delle immagini del presente articolo appartengono a tutti gli aventi diritto (Banca Centrale Europea, Banche nazionali dell'Eurozona, proprietari delle banconote - truffaldini e non - ecc.). Vengono qui riprodotte solo a scopo culturale e divulgativo.

 

Taglio falso. Banconota con due numeri diversi di serie.
Taglio falso. Banconota con un solo numero di serie e bordo di foglio.
Particolare del bordo di foglio. S'intravede a sinistra la banda iridescente e l'indicazione (linea celeste con il 2) per il taglio esatto dei fogli.
Un biglietto da 50 € con la placchetta olografica cancellata.
Il tentativo di manipolare una banconota da 5 € della prima  serie...
...e quello, altrettanto infelice, con un biglietto da 5 € serie "Europa".