PAPERINO - La prime storie, che lo vedono protagonista assoluto, non sono americane ma inglesi e ITALIANE.

PAPERINO - Le prime storie, che lo vedono protagonista assoluto, non sono americane ma inglesi e ITALIANE.

PAPERINO - Le prime storie che lo vedono protagonista assoluto NON sono americane ma inglesi e ITALIANE (1937/38).

Abbiamo visto nel precedente articolo "Le metamorfosi di Paolino PAPERINO" come Donald Duck, creato nel 1934 per un cartone animato, viene ben presto adattato anche per i "comics", ma sempre come comprimario del celebre Mickey Mouse (TOPOLINO).

 

Abbiamo anche sottolineato i cambiamenti della personalità di Paperino con il passare del tempo: da pigro a volenteroso, da lavoratore (strillone di giornali) a vittima degli scherzi dei pestiferi nipoti di Topolino, da perdente e remissivo a combattente e collerico. Questa continua evoluzione lo fa apparire sempre più simpatico e ben accolto dai lettori, ma, forse per non intralciare l'ormai consolidato primato di Michey Mouse nel campo dei fumetti e del merchandising, il papero non viene elevato a protagonista assoluto di storie avventurose ad ampio respiro. Invero Paperino nei cortometraggi animati sta diventando stella di prima grandezza. In "Donald and Pluto (Paperino e Pluto)", uscito nelle sale il 12 settembre 1936, il nostro, nella parte di un idraulico, affronta rassegnato, insieme al cane Pluto, le disavventure domestiche dovute ad una potente calamita. In "Don Donald (Don Paperino)" del 9 gennaio 1937, Paperino va a trovare la fidanzatina messicana Donna, ma l'incontro sentimentale, a causa di un asinello e di un'automobile dispettosi, si risolve in un disastro. Il grande successo, oltre alle trovate ed alla maschera comica del protagonista, è anche dato dalla incredibile voce, che cerca di imitare lo starnazzìo delle papere, data a Paperino dall'attore e doppiatore Clarence Nash.

   

Già da tempo la "Walt Disney Company" si è accordata con diverse case editrici europee per la pubblicazione dei propri personaggi. Nel 1930 è la "Dean & Son" di Londra, seguita nel 1932 dalla "Casa editrice Nerbini" di Firenze, sostituita nel 1935 dalla "Walt Disney - Mondadori" (denominata dal 1938 "A.P.I. -  Anonima Periodici Italiani - Mondadori"), a poter creare settimanali con protagonisti gli eroi disneyani e le loro avventure già edite negli U.S.A.. Ma la "Walt Disney Company" contemporaneamente concede la possibilità agli editori europei di creare storie autoctone con gli stessi eroi d'oltreoceano.

 

La "Dean & Son" di Londra inizia già nel 1930 con la pubblicazione dei "Mickey Mouse Annual", un libro, a cadenza annuale, di 130 pagine di cui poche a colori. Il volume presenta, oltre a storie disneyane già uscite sui giornali statunitensi, gag inventate da autori britannici ed altri personaggi autoctoni. Il successo ottenuto spinge la casa editrice londinese "Willbank Publications", coadiuvata dalla "Odhams Press", a lanciare sul mercato un settimanale (formato "giornale"), il  "Mickey Mouse Weekly", il cui primo numero esce l' 8 febbraio 1936 e vende più di 500.000 copie. Composto da 12 grandi pagine, contiene storie statunitensi disegnate dai famosi Floyd Gottfredson ed Al Taliaferro ed altre create da autori britannici, che non si limitano a storie autoconclusive con gag giornaliere, ma creano anche cicli avventurosi con protagonisti vari personaggi disneyani, tra cui Goofy (PIPPO). Nell'immagine a fianco la copertina colorata di un numero del 1937 del settimanale con ritratti molti personaggi disneyani.

 

Nel n. 67 di "Mickey Mouse Weekly", ad opera dello sceneggiatore e disegnatore William A. Ward, inizia la prima lunga avventurosa storia con PAPERINO protagonista di rilievo, attorniato da diversi personaggi, alcuni ripresi dalle storie statunitensi e molti inventati di sana pianta. Finalmente il nostro ha l'importanza che merita e che aumenterà sempre più con il tempo.

 

WILLIAM ALBERT WARD nasce a Waddesdon (Gran Bretagna) nel 1887. Inizia a disegnare sin da giovane, ma fondamentale sarà la sua esperienza di creatore, regista e produttore di cortometraggi dal 1924 al 1926. Assunto dalla "Odhams Press" nel 1937, crea per il settimanale "Mickey Mouse Weekly" dodici storie avventurose con protagonista Paperino tra il 1937 e il 1940. Passa a lavorare per l'editore Gerald Swan, creando sino al 1954 numerosi personaggi e spaziando da avventure comiche a quelle fantascientifiche, da quelle western a quelle orrorifiche, adatte ad un pubblico più adulto. Muore nel 1958 nell'Essex.

 

La prima avventura, apparsa su "Mickey Mouse Weekly" dal n. 67 del 15/05/1937 al n. 81 del 21/08/1937, si compone di 15 tavole formate da un minimo di 13 ad un massimo 18 vignette, con un cappello che riporta il titolo della storia "Donald and Donna". Indubbiamente l'autore Ward si è rifatto al cartone animato "Don Donald", appena uscito nelle sale cinematografiche, inserendo il personaggio Donna, la fidanzatina messicana, ma dando inizio ad un'avventura rocambolesca piena di continui colpi di scena.  In basso due immagini con i protagonisti tratte dal cartone animato (a sinistra a colori) e dal fumetto (a destra in bianco e nero).                                                                                                                      

"DON DONALD" 1937 (USA) cortometraggio animato della serie "Donald Duck" - regia di Ben Sharpsteen. © Walt Disney Productions (USA)

            LA TRAMA

PAPERINO pensa di fare bella figura regalando alla fidanzatina messicana DONNA delle aringhe affumicate, ma la ragazza lo rimprovera aspramente affermando che i regali che si fanno alle amate sono diamanti e non pesci puzzolenti. Paperino, per farsi bello, dichiara che conosce un posto al di là del mare pieno di diamanti ed è pronto ad andare a prenderli. Lo ascolta per caso il lestofante Eli Squick, che lo rapisce rinchiudendolo in una casa abbandonata e andando a cercare l'aiuto del vagabondo Dirty Bill. Siccome nel frattempo Paperino riesce a evadere, i due delinquenti rapiscono Donna. Anche la ragazza riesce a fuggire e si ricongiunge con Paperino. I due vedono Squick che ha noleggiato un battello per andare con il compare Dirty Bill alla ricerca dei diamanti; salgono a bordo di nascosto e catturano i due malviventi. Mentre Donna è al timone, Paperino incontra nella sottostante sala macchine il marinaio MAC, il quale volentieri decide di aiutare i due innamorati. Andati ad arenarsi su una spiaggia rocciosa, i due paperi vengono catturati da una tribù di cannibali, ma in loro aiuto giunge Mac che li porta a nascondersi in un vecchio tempio alla sommità di una collina. Nel rifugio i nostri hanno la brutta sorpresa d'incontrare Hydrophobey Bill, uno scassinatore orbo che vi ha trovato riparo con il malloppo fatto di diamanti e che, vistosi scoperto, fugge con il tesoro aiutato da Squick e Dirty Bill. I lestofanti durante la fuga vengono attaccati da un grosso avvoltoio, che li priva del sacchetto con i diamanti, pronto a barattarli con delle buone carote da mangiare con i figli. Squick convince l'animale a scambiare i preziosi con un grande sacco pieno di pietre, ma quando l'uccello tende le ali riceve su di esse un vischio che incolla rapidamente intrappolandolo. Paperino e amici usano lo stesso trucco, spargendo sul sentiero il vischio coperto da foglie e quando i tre mafattori arrivano restano bloccati al terreno e catturati. Tutti imbarcati, viene raggiunta una nave da guerra, il cui capitano prende in consegna i farabutti. Paperino, Donna e Mac ricevono accoglienze calorose da parte del paese e del Sindaco che consegna loro medaglie e una generosa somma per aver recuperato i diamanti. 

 

Sin dalle prime vignette William Ward mette in evidenza, come farà l'autore Federico Pedrocchi nella prima storia italiana, il carattere complesso di Paperino. Maldestro (regala alla fidanzata aringhe affumicate), cerca di riparare con una menzogna (infatti non sa dove poter trovare diamanti) e con una vanteria (per lui trovare diamanti non è difficile). Questi atteggiamenti contraddittori, uniti comunque ad una dose di intraprendenza e coraggio, fanno amare Paperino ad una moltitudine sempre maggiore di lettori e decretarne un crescente successo. L'autore inglese inoltre è abbastanza abile a costruire una trama sempre piena di colpi di scena, introducendo altri personaggi ben caratterizzati, alcuni presi dal mondo disneyano, come Donna, Eli Squick e Dirty Bill, altri creati appositamente, come il marinaio Mac e il rapinatore Hydrophobey Bill, che torneranno anche in altre storie successive. Il disegno di Ward nella prima storia appare incerto, le espressioni dei personaggi sono elementari e ci vorrà del tempo per crearne quella pluralità che servono ad esprimere bene la complessità di atteggiamenti e sentimenti, ancor più difficile se rapportati ad animali antropomorfizzati. Nell'immagine a fianco il progresso fatto da Ward già nella quinta storia del Paperino inglese (vignetta dell' 8 ottobre 1938) con una maggiore padronanza dei contrasti tra bianchi e nero, un uso sapiente delle mezze tinte e con una maggiore espressività dei personaggi.

 

La seconda avventura appare sul "Mickey Mouse Weekly" dal 28 agosto al 4 dicembre 1937 con il lungo titolo "Donald and Mac with Squinch and Hidrophobey Bill in a very fishy business (Paperino e Mac con Squick e Hidrophobey Bill in un'attività molto pescosa)". Il termine inglese "fishy business" può indicare sia "attività di pesca", sia in modo forse più appropriato al caso "attività che puzza o sospetta". Già il titolo indica chi siano i protagonisti e i comprimari; come si nota è scomparsa Donna, che apparirà in seguito sempre più di rado e verrà soppiantata nel 1940, quale fidanzata di Paperino, da Daisy Duck (PAPERINA). Viene accantonato anche il delinquente vagabondo Dirty Bill. La storia riprende da dove si è concluso il precedente episodio, e questo espediente verrà ripetuto anche in seguito ad opera di Ward.

 

LA TRAMA

Con la ricompensa ottenuta dalle autorità, il marinaio MAC ha aperto una pescheria e invita PAPERINO ad entrare in società, rivelandogli che il negozio gli serve come copertura per la pesca di frodo di ostriche con le perle. Nel frattempo Squick, assolto per l'affare dei diamanti, ha messo alle costole di Mac la spia Schultz, un finto profumiere, ed è riuscito a far evadere dalla prigione Hidrophobey Bill. I tre lestofanti si rifugiano in una baracca isolata su una montagna, tenendo sempre d'occhio Paperino e Mac, i quali vanno su un'isola a raccogliere le ostriche perlifere. I nostri vengono alle mani con alcuni pinguini (!) che vi abitano, li battono e se ne vanno con il prezioso carico (vedere immagine a fianco). Anche Squick e Hidrophobey Bill si recano sull'isola, riescono a capire quale sia il "lavoro" di Paperino e Mac, ma vengono scacciati dalla rappresaglia vendicativa dei pinguini. I due delinquenti seguono i nostri mentre si trovano sulla loro barca, li catturano unitamente al capitano Carlino (Captain Pugg), un poliziotto carceriere alla ricerca dell'evaso Hidrophobey Bill, li consegnano, quali pescatori di frodo, al capitano di marina Sciatto (Captain Scruff) e si allontanano con il sacchetto di perle. Ma capitan Sciatto è in realtà un pirata e con la sua ciurma di asiatici (!) solca i mari alla ricerca di facili bottini. Paperino e Mac con uno stratagemma lo convincono a scendere su un'isola con il miraggio dell'oro, riescono a impadronirsi della nave, a tornare sulla terraferma e a recuperare le perle. I due l'indomani si dirigono in città per vendere il prezioso carico e fare ritorno alla propria barca. Intanto il capitan Sciatto e la sua ciurma hanno costruito un'imbarcazione di fortuna con la quale partono cercando una rivincita contro Paperino e Mac. Anche Squick e Hidrophobey vogliono vendicarsi degli affronti subiti, rubano un idrovolante ed una mitragliatrice (!) e si mettono alla caccia dei nostri, che si rifugiano in un bosco. Inseguendoli a piedi, i due malviventi armati lasciano l'idrovolante sul quale sale il capitano Carlino, sempre alla caccia dell'evaso Hidrophobey. Questi e il suo compagno, ormai alle strette, si arrendono e vengono imprigionati. Riconoscimenti e ricompense anche questa volta spettano a Paperino e Mac, che decidono di vendere la pescheria per andare a comprare un ranch.

 

La seconda storia permette al creatore Ward di spaziare con la fantasia, di tenere il lettore sempre teso per apprendere il seguito della settimana successiva. Escono alcuni personaggi (Donna e Dirty Bill), ma fanno la comparsa, inaspettatamente, altri comprimari (Schultz, Captain Pugg e Captain Scruff). L'azione è movimentata e continua; alcune trovate di pura fantasia (i pinguini, il pirata con la sua ciurma asiatica, l'idrovolante con la mitragliatrice) servono solo a divertire il giovane lettore; Paperino si mostra sempre intraprendente e coraggioso, ben spalleggiato dal marinaio Mac, che a volte riesce a togliergli la scena. Come avvenuto per il primo episodio, anche in questo nel finale i due eroi vengono festeggiati dalla comunità e ricevono ricompense, che sono il preludio per nuove avventure. La terza infatti prende il via il 29 gennaio del 1938, ma nel frattempo in ITALIA fa la comparsa un nuovo PAPERINO.  

 

I personaggi disneyani già dal 1930 sono arrivati in Italia e Mickey Mouse, con il nome italianizzato TOPOLINO, appare per la prima volta sulla "Illustrazione del Popolo", un supplemento del quotidiano "La Gazzetta del Popolo" di Torino. Sarà la casa editrice Nerbini di Firenze a pubblicare dal 1932 al 1935 un settimanale, formato giornale, intitolato "TOPOLINO" e riportante, oltre alle storie disneyane, altri famosi racconti avventurosi statunitensi, come "Tim Tyler's Luck" nota in Italia come "Cino e Franco". Ma nell'estate 1935 i diritti vengono ceduti alla "Walt Disney - Mondadori" e il settimanale "Topolino" giornale esce ininterrottamente sino al 1943, quando viene sospeso a causa degli eventi bellici. Nella redazione di "Topolino", oltre al direttore Antonio Rubino, grande autore e tra i fondatori del mitico "Corriere dei Piccoli", vi sono valenti collaboratori, tra cui Federico Pedrocchi.

 

FEDERICO PEDROCCHI

Federico Costanzo PEDROCCHI nasce a Buenos Aires (Argentina) nel 1907. Figlio di italiani, torna con la famiglia in patria nel 1912. A seguito della morte del padre, inizia a lavorare giovanissimo nel campo della pubblicità, aprendo un piccolo studio (1930) e collaborando con vari giornali, tra cui "Il Corriere dei Piccoli". Entra a far parte del gruppo mondadoriano e il successo arriva grazie alla collaborazione con lo scrittore Cesare Zavattini e alla nascita di "Saturno contro la Terra", una lunga storia di fantascienza ben disegnata da Giovanni Scolari. Nel 1937, ottenuta l'autorizzazione dalla "Walt Disney Production" a poter creare storie originali con personaggi disneyani, Pedrocchi ha l'intuizione di rendere PAPERINO protagonista assoluto di lunghe storie e di pubblicarle su un apposito settimanale "Paperino e altre avventure", di formato più piccolo del Topolino-giornale e più economico. Il successo è strepitoso; Pedrocchi per i suoi meriti viene promosso direttore editoriale e artistico (1939) delle riviste a fumetti della Mondadori. Scrive numerose storie, inventa personaggi celebri nel panorama fumettistico italiano, tra cui "Virus" (1939) e il "Dottor Faust" (1939-1943). Muore all'improvviso il 20 gennaio 1945 sul treno che percorre giornalmente per recarsi al lavoro da Varese a Milano, colpito dal fuoco di un aereo inglese poco prima della fine della guerra.

 

LA PRIMA AVVENTURA ITALIANA di PAPERINO: "PAOLINO PAPERINO E IL MISTERO DI MARTE".

Il 30 dicembre 1937 ad inaugurare la nascita del settimanale "PAPERINO e altre avventure", in prima pagina, subito sotto la testata, viene pubblicata la prima avventura italiana di PAPERINO, scitta e disegnata da Federico Pedrocchi. La storia continua sino al 28 aprile 1938 ed è composta da 18 tavole completamente a colori, ogni tavola comprende un numero di vignette che variano da 8 a 12.

Paperino, avendo dimenticato le chiavi di casa, decide di passare la notte su una panchina del parco pubblico. Mentre dorme viene svegliato da un poliziotto che lo scambia per un vagabondo. Il nostro, credendo di essere molestato da una zanzara, si desta di scatto ed agitando le braccia colpisce il tutore dell'ordine. Spaventato per poter essere imprigionato per oltraggio, Paperino fugge ed incontra due individui che gli offrono aiuto facendolo scappare in macchina. Si presentano come Dottor Kraus e Baus-Baus e, facendo credere al malcapitato che le violenze a pubblico funzionario possono essere punite anche con la forca, lo convincono a partire con loro su un razzo diretto al pianeta Marte. Durante il viaggio Paperino scopre un diario dove un certo Capitano Bluff afferma che su Marte vi è un grande mistero da scoprire. Arrivati sul pianeta il nostro viene mandato in avanscoperta per vedere se l'aria è respirabile. Paperino si allontana in un ambiente molto simile a quello terrestre, con alberi e fiumi, incontra i marziani Pindo, che lo conducono al loro villaggio e lo consegnano al loro capo. Questi è il Capitano Bluff che racconta come molti anni prima, raggirato dal Dottor Kraus e Baus-Baus, era stato mandato su Marte, dove aveva scoperto un formidabile mistero "la stanza del sole", ma non aveva più potuto far ritorno sulla Terra. Nel frattempo, comandati dal malefico Dr. Kraus, i temibili marziani Pondo si avvicinano sfidando a duello a suon di pugni i pacifici rivali Pindo. Paperino prende le loro difese, ma facilmente sopraffatto dai Pondo, viene scaraventato in un sotterraneo, finendo nella misteriosa stanza del sole, dove l'energia solare accumulatasi lo investe rendendolo invincibile. Tornato poco dopo all'aperto il nostro sconfigge da solo i rivali, il Dottor Kraus e Baus Baus cercano di darsi alla fuga mettendo in moto il razzo, ma vengono inseguiti dall'eroe che penetra nel veicolo e malmena i delinquenti. L'apparecchio, tornando al suolo, distrugge il palazzo dove si trova la stanza del sole. Viene così sventato il sogno malefico del Dr. Kraus, che intendeva, grazie all'energia della stanza del sole, che se assorbita per un'ora rende chi la riceve l'essere più forte dell'universo, diventare potentissimo e assoggettare la Terra. Tornati a casa, Paperino riceve un premio di 2.000 lire per aver consegnato alla giustizia i due malviventi, ma la somma gli viene sequestrata dal poliziotto dell'inizio per pagare la multa dovuta per l'oltraggio al pubblico ufficiale.     

Anche Pedrocchi, come l'inglese Ward, riesce nelle primissime vignette della storia ad evidenziare il complesso carattere di Paperino. Nella prima scena appare accigliato (per aver dimenticato le chiavi) e rassegnato (a dormire su una panchina), nella quarta, svegliato di soprassalto, diviene infuriato e maltratta il poliziotto, nella quinta fugge impaurito. Il seguito è un susseguirsi di trovate (anche se oggi alcune di esse possono apparire semplicistiche) che rendono nel complesso la storia godibile. Come avvenuto con Ward, Paperino man mano si dimostra intraprendente e coraggioso, sta, senza pensarci sopra e come si addice all'eroe, dalla parte dei deboli e degli onesti. Pedrocchi, inserendo nella sceneggiatura la storia della "stanza del sole", che può rendere le persone invincibili e tentare qualcuno a divenire il "signore  della Terra", sembra sensibile alla situazione storica del momento alquanto critica e al crescente pericoloso autoritarismo. Geniale è la trovata del poliziotto che ciclicamente apre e chiude l'avventura alle prese con il malcapitato Paperino. Lo stile di Pedrocchi è semplice ma accattivante. Risente ovviamente dell'influenza dei grandi autori statunitensi che hanno disegnato il personaggio prima di lui, ma inserisce nella storia motivi originali, crea scene spaziali e paesaggi marziani fiabeschi a cui il colore, sicuramente curato in fase di stampa dall'autore, conferisce tocchi surreali e naif (vedere immagine a fianco).

 

Pedrocchi scrive sino al 1940 complessivamente 10 storie con personaggi disneyani e ben 6 hanno come protagonista assoluto Paperino. Oltre alla suddetta infatti seguono: "Paolino Paperino inviato speciale" e "Paperino e la pietra filosofale" nel 1938, disegnate dallo stesso autore; "Paperino tra i pellirosse" e "Paperino chiromante" nel 1939; "Paperino e il vaso cinese" nel 1940. Queste ultime tre vengono disegnate dal valido collaboratore Enrico Mario Pinochi. (Nell'immagine il settimanale "Paperino e altre avventure" con una puntata di "Paperino tra i pellirosse").   

Per la seconda e terza avventura di Paperino scritte e disegnate da Pedrocchi, date le loro particolarità interessanti, si rinvia ad un apposito articolo.

 

Nel frattempo in Inghilterra Ward sul settimanale "Mickey Mouse Weekly" continua a presentare nuove avventure con Paperino e Mac. Durante il 1938 saranno tre.

 

"AMONGST THE HILL-BILLIES WITH DONALD AND MAC (Tra gli Hill-Billies con Paperino e Mac)" viene pubblicata sul giornale dal n. 104 del 29 gennaio al n. 113 del 2 aprile 1938 per un totale di 10 tavole. Gli Hill-Billies sono agricoltori e montanari, discendenti dai primi coloni britannici che hanno occupato delle povere zone dell'Arkansas, sui monti Appalachi e sugli altipiani d'Ozark. Molto legati al loro territorio, fanno una vita ritirata, sono grandi bevitori e fumatori, parlano un dialetto particolare (ben evidenziato dall'autore Al Capp nella sua famosa serie "Li'l Abner", creata nel 1934), sono facilmente rissosi.

PAPERINO e MAC,in viaggio per acquistare un ranch, capitano su un altopiano popolato da due famiglie rivali, i JOEvillers (Joevillici) e i JEFFvillers (Jeffvillici), desiderosi entrambe di essere in possesso del "Tomo", un libro considerato sacro e scritto dal primo pioniere Jeff. I nostri non vengono ben accolti dai Joevillers, che li considerano nemici, e vengono chiusi in una cella. Sono liberati dai Jeffvillers per essere nuovamente imprigionati in quanto sul "Tomo" è scritto che nelle pianure vivono selvaggi assetati di sangue. Mentre i due vengono condotti sul ciglio della rupe, per essere gettati di sotto, si salvano in quanto arriva la notizia che i Joevillers sono arrivati al villaggio ed hanno rubato il libro sacro. Paperino viene incaricato di recuperare il "Tomo", pena la morte. Dopo rocambolesche vicende, il nostro ci riesce, cattura il capo Jeff, chiama anche il capo Joe e minaccia di distruggere il libro sacro se le due famiglie non pongono fine alla loro faida. I due capifamiglia possono finalmente parlare tra di loro, comprendono di aver sbagliato per molti anni e siglano la pace. Paperino e Mac ripartono felici.

 

"DONALD and MAC" (in italiano con il titolo "Un ranch per Paperino e Mac") appare sul settimanale "Mickey Mouse Weekly" dal n. 127 del 9 giugno al n. 139 del 1° ottobre 1938 ed è composta da 13 tavole.

Paperino e Mac finalmente giungono nel Far West ed acquistono con 10.000 dollari un ranch con terra e bestiame da Joe Sepolcro, ma vengono assaliti da una banda di razziatori, che vogliono impadronirsi anche del denaro, nascosto nel grosso cappello di Joe. Paperino riesce a fuggire con il prezioso copricapo, viene catturato dai banditi che non trovano il desiderato malloppo. Minacciato, il nostro rivela di aver nascosto il denaro sotto una roccia, ma non ricorda quale. I razziatori, infilando la mano sotto i massi, vengono morsi dai serpenti a sonagli, sono facilmente catturati dai nostri e consegnati allo sceriffo. Il denaro intanto è salvo, in quanto nascosto dentro il cappello da marinaio di Paperino. Tennessee Bear-Cat, fratello di uno degli arrestati, arriva minaccioso per liberare il congiunto. Paperino e Mac gli tendono una trappola. scavano una fossa, la riempiono di dinamite e la mimetizzano. Il bandito cade nella trappola e l'esplosione porta allo scoperto un fiotto di petrolio (vedere immagine a fianco). Ma nel frattempo Joe Sepolcro, allettato da una grossa somma di denar, ha rivenduto il ranch a Mr. Hoggit (giudice Porcini), il quale con le buone o le cattive vuole entrare in possesso del ricco terreno, e per raggiungere lo scopo si serve di malfattori. Paperino li sconfigge, consegna tutti allo sceriffo e li convince ad andare via dal paese onde evitare una condanna inesorabile.

  

Nelle due storie Paperino ormai ha acquisito il carattere definitivo che lo distinguerà in tutte le storie avventurose inglesi. Pieno d'iniziativa, coraggioso con intelligenza, collerico in qualche occasione ma ottimo diplomatico nel risolvere alla fine delle situazioni intrigate. Ormai è diventato una star di prima grandezza anche in Inghilterra e la tiratura del settimanale, ormai giunta alle 750.000 copie, dimostra il successo che il protagonista gode presso i ragazzi e lettori britannici.   

 

"DONALD DUCK - THE MISTERY OF MERLYN TOWERS (Paperino e il mistero di Merlyn Towers)" è una nuova storia di Ward, pubblicata sul settimanale "Mickey Mouse Weekly" dal n. 140 dell' 8 ottobre al n. 149 del 10 dicembre 1938 e formata da 10 tavole.

PAPERINO  e MAC vengono invitati dai loro ammiratori a visitare l'Inghilterra. Sulla nave si trova anche il lestofante Eli Squick che deve raggiungere il losco Dicky the Dodger (Fuffo il furfante) per effettuare un colpo clamoroso. All'arrivo i nostri due amici ricevono una calorosa accoglienza e vengono invitati da Sir Pedigree Pupp (Sir Can de Razza) nella ricca dimora "Merlyn Towers". Il lussuoso ma tetro ambiente mette a disagio Paperino e Mac che decidono di passare la notte in una unica camera. In un locale sotterraneo intanto si sono nascosti Eli Squick ed il suo compare che hanno intenzione di rubare i preziosi quadri presenti nella casa. Per festeggiare la presenza degli illustri ospiti, Sir Pedigree Pupp organizza un ballo, ma, dopo un inizio promettente, gl'intervenuti vengono assaliti da un'improvvisa tristezza ed apatia che li spinge ad andar via. Una tremenda improvvisa tempesta e tetri rumori, causati da Paperino che nel buio corridoio fa cadere una pesante armatura (vedere immagine a fianco), spingono anche i domestici ad abbandonare la casa. Sconfortati, anche Sir Pedigree Pupp e Mac lasciano la tetra casa, ma Paperino vuole vederci chiaro. Sceso nelle cantine, il nostro viene catturato da Dicky the Dodger, ma riesce a fuggire e munito di archibugio, insieme a Mac, entra nelle sale di Merlyn Towers proprio mentre Eli Squick sta rubando i preziosi dipinti. Catturati e consegnati alla giustizia i due lestofanti, Paperino scopre anche il mistero della dimora. Grazie a un "gas rattristante", sparso dai due delinquenti, gli abitanti venivano colpiti da tristezza e sconforto.

 

La bella storia gotica raccontata da Ward è impreziosita dal disegno dell'autore che dà il meglio di sé nelle scure ambientazioni della ricca dimora. L'inizio è ancorato alla realtà del successo che le avventure del Paperino inglese stanno ottenendo nel paese. Il nostro diviene il protagonista assoluto (Mac sarà d'aiuto solo alla fine della storia) mostrandosi intelligente e riflessivo, pronto a non cedere anche quando tutti gli altri si sono rassegnati.

 

Ward continua a scrivere e disegnare storie con Paperino sino al 1940. Infatti seguono altre 7 lunghe storie, dove il nostro eroe, sempre in compagnia dell'amico Mac, visita un'isola in cui cresce un'erba che muta le persone in giganti o in gnomi, dove in Arabia incontra incantesimi e i quaranta ladroni, dove si ritrova in fondo al mare e incontra il re Nettuno, dove fa un viaggetto sulla Luna e compie tante altre interessanti e divertenti avventure.  

 

Tutte le immagini in bianco e nero presenti nell'articolo sono tratte  dall'unica opera in italiano che riporti tutte le storie del Paperino inglese di Ward; si tratta del volume "PAPERINO - le inedite follie inglesi di William A. Ward", a cura di Massimo Bonura, Federico Provenzano e Luciano Tamagnini, edito nel 2013 dall'ANAFI (Associazione Nazionale Amici del Fumetto e dell'Illustrazione). Chi ne volesse copia può chiedere alla predetta Associazione. I © appartengono alla Walt Disney Production, agli editori inglesi Willbank Publications e Odhams Press e all'autore Ward, all'ANAFI e suoi collaboratori.

Per il settimanale "PAPERINO e altre avventure" e le immagini a colori nel testo e in calce i © appartengono alla Walt Disney Production, all'API (Anonima Periodici Italiani - Mondadori) e all'autore F. Pedrocchi. La storia "Paperino e il mistero di Marte" è stato ristampato anche sul mensile "Comic Art" n. 115 del maggio 1994, © Editore Comic Art, Roma.

 

 

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La vignetta con il titolo all'inizio di ogni tavola.
Alcuni momenti della storia. Paperino ha dimenticato la chiave di casa.
Finisce su Marte.
Prende le difese dei marziani più deboli, vince,...
...cattura i cattivi e riceve la ricompensa.