2014 - 1º Concorso Nazionale di Numismatica "Città di ALATRI"
PRIMO CONCORSO NAZIONALE di NUMISMATICA "CITTÀ di ALATRI"
L'idea parte dal giovane Francesco Ciavardini, neo socio del Circolo e collezionista numismatico della monetazione del Regno d'Italia, il quale dichiara che, durante la sua esperienza nel campo, ha conosciuto diversi illustri commercianti e periti del settore e che sarebbe possibile invitarli a partecipare, quali relatori e componenti la giuria per il concorso. Il progetto viene illustrato da Ciavardini nella riunione del Consiglio Direttivo dell' 11 luglio 2013: il concorso potrebbe tenersi nei primi mesi del 2014; la pubblicità di esso potrebbe partire immediatamente e interessare diversi collezionisti di ogni parte d'Italia; le collezioni verrebbero esaminate da una giuria di famosi esperti ed esposte per qualche giorno al pubblico; l'avvenimento porterebbe lustro e turisti nella città di Alatri e paesi limitrofi.
Alcuni componenti il direttivo, anche a seguito dell'esperienza avuta con la precedente Mostra sull'Euro del 2012, pongono l'attenzione sui costi certamente elevati del concorso, sulla delicata situazione economica generale del momento e su un eventuale insufficiente intervento finanziario da parte delle Istituzioni pubbliche. Di fronte alle certezze di Ciavardini di reperire le necessarie sponsorizzazioni private per l'attuazione dell'evento, il Direttivo lo autorizza a fare i primi passi e a riferire entro un paio di mesi. Il Circolo, sulla base dell'esperienze numismatiche precedenti, s'interesserà della parte burocratica, del reperimento delle vetrine espositrici, dei locali necessari e dell'assicurazione per il prezioso materiale da esporre.
Tra il mese di ottobre e le vacanze natalizie il socio Ciavardini comunica di aver reperito gli sponsor necessari per coprire le spese della manifestazione, pertanto la stessa può tenersi verso la fine del mese di febbraio 2014. Viene presentato in anteprima la bozza del voluminoso libretto (vedere a fianco) contenente le note per il concorso, le date (dal 22 al 28 febbraio 2014), gli organizzatori, e i periti numismatici ospiti facenti parte della giuria. Pertanto il Circolo decide di accelerare tutti gli adempimenti per essere pronti, dando il maggior risalto possibile sulla stampa specializzata dell'importante avvenimento. Unico grande dubbio la possibilità d'incorrere in un periodo di brutto tempo (siamo sempre in pieno inverno) con l'eventuale defezione di concorrenti. Un primo segnale poco incoraggiante viene infatti dalle scarse iscrizioni pervenute entro il mese di gennaio, per cui si decide di non far versare alcuna quota di partecipazione e di accettare le richieste sino alla settimana precedente il concorso.
A risollevare il morale giunge il sorprendente editoriale del dr. Roberto Ganganelli su "Il Giornale della Numismatica" n. 1 del gennaio 2014 (Quibus Edizioni, Torino), il quale plaude all'iniziativa del Circolo di Alatri, portandola ad esempio per le altre associazioni numismatiche italiane (vedere immagine a fianco). Un secondo motivo di ottimismo giunge, nella prima settimana di febbraio, con la richiesta di partecipazione da parte di un numismatico (che risulterà il grande vincitore del concorso), con l'esposizione, per la prima volta in Italia, della sua collezione di banconote del Regno d'Italia 1871/1945. Un ulteriore sorriso, ma su questo ci avremmo scommesso anche la camicia, giunge dal cartoncino-ricordo preparato dall'amico e socio onorario prof. Mario Ritarossi (e riportato nell'immagine del titolo).La foto originale ritrae alcune antiche pergamene di ALATRI, munite di prezioso sigillo in piombo, con in basso verso destra varie monete che simbolicamente alludono al legame di appartenenza della Città ernica dapprima alla potenza dell'antica Roma, successivamente allo Stato della Chiesa e infine all'Italia (Regno e Repubblica). Dietro alla suggestiva immagine il cartoncino reca l'apposito annullo speciale delle Poste Italiane, anch'esso preparato da Ritarossi, con volto di donna turrita, somigliante alla moneta della magna grecia nota come "Siracusana".
Giunge il momento della verità con delusioni e speranze. Le prime consistono: nel fatto di constatare la partecipazione solo di dodici concorrenti e di qualche espositore fuori concorso, con l'assenza spiacevole dei grandi collezionisti del nord Italia; nella paura di alcuni ad essere presenti con le proprie collezioni, non fidandosi delle misure precauzionali (vetrine antifurto, assicurazione, allarme e vigilanza) adottate dal comitato organizzatore; nella ritrosia e timore di altri ad esporsi al pubblico quale buon numismatico. Ma la speranza di riuscire, nonostante tutto, a far bella figura deriva da alcune certezze: la presenza di ben 5 illustri studiosi e periti di fama internazionale; la partecipazione al concorso di una collezione fantastica, di altre molto apprezzabili e di altre ancora piccole ma stimolanti sul piano culturale; l'assicurata presenza a visionare la mostra da parte di diverse scolaresche di Alatri.
I periti presenti sono:
Umberto MORUZZI, esperto numismatico, specializzato nella monetazione romana ed italiana. Iscritto all'ordine dei giornalisti del Lazio, scrive importanti argomenti di numismatica su giornali e riviste specializzate. Perito per il Tribunale di Roma, collabora con varie Procure e con la Guardia di Finanza per la stima di grandi collezioni e per la scoperta di pericolosi falsi. Presidente della giuria del "1° concorso nazionale di numismatica Città di Alatri", ha intitolato la conferenza "Collezionare monete: crescita culturale e ricchezza nazionale";
e in ordine alfabetico:
Giovanni ATTARDI, studioso della numismatica moderna, è pregevole coautore, con il grande amico Giovanni Gaudenzi (vedi), di libri fondamentali quali "Varianti ed errori nelle monete della Repubblica italiana" (Edizioni Nomisma S.p.A.), edito nel 1999 e in seconda edizione nel 2003 con l'istruttiva guida "Come nasce una moneta". Seguono nel 2006, sempre per la stesso editore, "Euro Prove - Varianti - Errori", di cui numerosi collezionisti della nuova moneta attendono un volume di aggiornamento; nel 2008 "Prove - Varianti - Errori - Falsi nelle Monete dei Savoia 1831/1900 - Primo volume" (Tevere Editore) e nel 2010 "Prove - Varianti - Errori - Falsi Vittorio Emanuele III 1900/1946 - Secondo volume" (Tevere Editore).
Giovanni GAUDENZI, studioso ed esperto di monetazione italiana, con particolare riguardo agli errori e prove, è un perito che collabora con alcune case d'asta. Con il grande amico Giovanni Attardi ha creato un sodalizio che ha portato alla formazione di libri di notevole interesse. Monumentale sarà l'opera a cui i due stanno lavorando, riguardante la monetazione delle zecche degli Stati italiani preunitari.
Sebastiano MAZZARINO, collezionista numismatico sin da ragazzo, si sente talmente attratto dalle monete da dedicarvisi con passione e meticolosità. Il suo lavoro e le sue ricerche lo fanno diventare, appena ventenne, uno dei più giovani qualificati periti numismatici italiani. Collabora con alcune case d'asta e partecipa all'aggiornamento e integrazione di cataloghi.
Riccardo ROSSI viene considerato il più qualificato esperto e studioso di cartamoneta italiana. Presidente dell'Associazione Numismatici della Sardegna, scrive articoli su riviste specializzate, partecipa alle grandi manifestazioni numismatiche, contribuendo a individuare le molteplici pericolose falsificazioni di banconote.
Nel pomeriggio del 22 febbraio al quarto piano del Palazzo Conti Gentili, in una sala colma di pubblico, si tiene la conferenza sul tema predisposto dal Presidente della giuria del concorso, il perito Umberto Moruzzi. I cinque esperti studiosi appassionano i presenti, aiutandosi con delle immagini che si susseguono su uno schermo ben visibile. Si parla della numismatica come cultura e investimento, come passione e scoperta, come studio e risorsa nazionale, con le preziose visioni di monete “errate”, falsificate, tesaurizzate, oggetto di approfondimenti storico-documentali. Una conferenza salutata dagli astanti con apprezzamenti e applausi continui. Un bel ricordo per tutta la Città di Alatri.
Nel frattempo, nel corridoio antistante la sala è in funzione l'annullo speciale delle Poste Italiane S.p.A., celebrante l'avvenimento, con la vendita dello splendido cartoncino-ricordo ideato dal Prof. Mario Ritarossi.
Alla fine della cerimonia ci si saluta cordialmente, dandoci l'appuntamento per la mattina seguente dove ci attende la visione delle collezioni presentate in concorso e la nomina dei vincitori.
Il 23 febbraio alle ore 9.00, nella sala principale de “Il Chiostro di San Francesco”, la giuria si riunisce ed inizia a controllare le collezioni in concorso (immagine a fianco). Sono stati messi in palio i seguenti premi:
Monetazione antica e medioevale;
Monete o banconote del Regno d'Italia;
Monete o banconote della Repubblica Italiana;
Monete o banconote degli Stati esteri;
Collezione tematica;
Menzione speciale per il vincitore in assoluto.
Dopo un'attenta analisi, la giuria ad unanimità proclama vincitore assoluto il Dr. Rosario Di Monaco di Pescasseroli (AQ) per “Banconote del Regno d'Italia 1871-1945” in quanto la collezione presentata “oltre ad essere una delle poche esistenti in Italia per la sua completezza, dimostra una cura nella ricerca dei pezzi, una sapienza nel mostrarli al pubblico, con informazioni davvero interessanti sul piano culturale”.
Il premio per la monetazione antica e medioevale va alla collezione “Lucio Flavio” di Roma, per l'ottimo stato degli esemplari presentati e per le interessanti didascalie storico-numismatiche poste a fianco di ciascuno di essi.
Il premio per “Banconote della Repubblica Italiana 1946-2001” va alla collezione quasi completa e in ottimo stato del ciociaro Giuseppe P., per la sua ricerca dei pezzi migliori.
Per le Banconote degli Stati esteri viene premiata la collezione del socio Nazareno Culicelli “La svalutazione della Jugoslavia raccontata dalle banconote” per l'interessante ricerca storico-economica.
Per la “Collezione tematica” la giuria assegna un premio ex-aequo a: “Sarahead” di Gragnano (NA) per “Giovanni Paolo II, immagini di un Santo” e a “Folle Gioia” di Matera per “2009 – Anno dell'Astronomia”, due ragazze che, pur presentando due piccole collezioni tematiche, le hanno accompagnate da interessanti annotazioni storico-documentali, frutto di una sapiente ricerca.
Infine un premio extra è stato assegnato al ragazzo Antonio Billi per “La collezione di mio padre”, per la sensibilità del giovane a non disperdere la raccolta, anche se non di grande valore, ma di custodirla come geloso ricordo e considerando il “collezionismo come affettuosa continuità familiare”.
Insomma una cerimonia davvero interessante che, pur protrattasi ben oltre la mattinata, è sembrata volare e può essere annoverata come uno degli eventi numismatici degni di Alatri e di tutta la Ciociaria.
Nel tardo pomeriggio, con tutte le sorveglianze e precauzioni richieste, è stata allestita la mostra, ponendo il prezioso materiale nelle rispettive vetrine espositrici antifurto.
L'indomani 24 febbraio, nel pomeriggio, il Sindaco di Alatri Ing. Giuseppe Morini inaugura la Mostra (nella foto a fianco mentre si sofferma presso la vetrina del vincitore assoluto), la cui visita, a seguito delle richieste pervenute da diversi istituti scolastici e su autorizzazione degli espositori, si decide di prorogare sino all'8 marzo 2014.
I circa 650 visitatori in due settimane si sono trovati di fronte a una multiforme esposizione numismatica. Ovviamente il maggior tempo lo trascorrono dinanzi alle vetrine del vincitore dr. Di Monaco, in quanto è presente materiale mai visto di persona e perché l'espositore, con maestrìa, illustra con semplici pannelli, pensati per le scuole ma apprezzati da tutti, l'evoluzione del valore delle MILLE LIRE dal 1871, quando chi le possedeva era ricco, sino al 1939, quando una canzoncina molto in voga faceva capire che possederle indicava una vita agiata, e a finire agli anni pre-euro, quando con la banconota da mille lire si è finiti con il comprare una tazzina di caffè al bar. Ma anche tutti gli altri espositori richiamano l'attenzione: non è facile sentirsi quasi a contatto con una moneta di Alessandro Magno, di Cesare Augusto, di altri imperatori romani o del sultano Malik Shah; è curioso per i più anziani rivedere le lire della Repubblica; è istruttivo constatare come purtroppo le guerre civili possano ridurre sul lastrico una nazione e la sua moneta cartastraccia; è interessante scoprire come piccole collezioni tematiche possano farci addentrare nell'avventura dell'uomo e dei grandi protagonisti della storia anche recente.
Nelle immagini sottostanti alcuni dei pezzi più importanti o curiosi della Mostra.
La banconota da
mille lire del 1872,
una vera fortuna
per il possessore e
quella " NON
EMESSA" del
1944 per furto
dei clichés.
Inoltre una dracma di Alessandro Magno (356 - 323 a.C.) , re macedone e grande conquistatore, creatore tra il 336 e il 323 di un grande impero, raffigurato sulla monete con le sembianze del mitico Eracle (Ercole). Infine due foto del "dinar" in oro (Ø 23 mm - 2,50 gr) del sultano Malik Shah risalente al 1072, che tanta curiosità ha prodotto nei visitatori. Terzo sultano dell'impero selgiuchide, Malik Shah I regnò dal 1072 al 1092 d.C. e fece coniare diverse monete in argento e in oro. Un altro dinar d'oro è presente nel British Museum (sezione numismatica) a Londra.
Come risulta evidenziata in un cerchio rosso (seconda foto opera del socio Peter Zagar) appare la "Stella di David", simbolo del popolo ebraico e notoriamente presente sulla bandiera dello Stato d'Israele. David (1040 - 970 a.C.), della tribù di Giuda, fu il secondo re d'Israele; ma la sua figura è molto importante anche per le altre due religioni monoteistiche: per il Cristianesimo da David discende Giuseppe (padre putativo di Gesù) e per l'Islam viene considerato un "profeta". Ecco perché non deve stupire se su alcune monete e su pareti di varie moschee musulmane viene raffigurata la "Stella di David".
ANEDDOTI
Il "1° Concorso Nazionale di Numismatica Città di Alatri" ha un aneddoto simpatico (almeno così risulta oggi, dopo che tutto è terminato e finito nel migliore dei modi). Nel momento poco ottimista della preparazione, pensando che al massimo il valore delle monete da esporre potesse raggiungere circa 40.000 euro, il Circolo stipula un'assicurazione di pari importo per furto e incendio, cercando di restare sotto la spesa di 300 euro preventivata. Ma la notizia che sarebbe arrivata una collezione importante ci coglie impreparati, per cui si cerca di correre ai ripari, chiedendo di elevare il valore assicurato a 60.000 euro. Così avviene e ci si sente rassicurati. Ma, quando pochi giorni prima, si viene a conoscenza del reale valore commerciale di tutte le collezioni esposte, di gran lunga superiore a quanto assicurato, si cade nell'apprensione. Cosa fare? Fare dei turni e restare a dormire (disarmati) nel Chiostro? Sobbarcarci ad una spesa impossibile e chiedere la vigilanza continua notturna? Non esporre i pezzi più pregiati, svilendo in tal modo tutta la mostra?
Alla fine, anche consigliati da alcuni espositori, si trova uno stratagemma. La sera, a chiusura della mostra, il gruppo del direttivo del Circolo si chiude dentro, portando ogni componente una normalissima busta per la spesa, si aprono le vetrine espositrici contenenti i pezzi più rari e di grande valore, si ripongono bene in una sola delle buste e il socio prescelto si porta a casa lo "scottante malloppo" per poi tornare tutti la mattina presto, prima della riapertura, e ricollocare i valori al loro posto. Quindici giorni di avventurosa apprensione, ma "tutto è bene quel che finisce meglio!".
E la mostra finisce in bellezza: arrivano da altre province persone molto interessate e giunge a sorpresa la più giovane scolaresca in visita, una scuola media piena d'entusiasmo (vedere immagini ai lati).
Tutte le foto sono di proprietà di questo Circolo e dei suoi soci, ma chi ne volesse una copia può inviarci la richiesta. Le banconote e monete sono dei rispettivi legittimi proprietari e sono state riportate nell'articolo a scopo culturale e divulgativo.