BANCONOTE IN EURO nell'anno del coronavirus
BANCONOTE IN EURO nell'anno del coronavirus
Dove eravamo rimasti
Esattamente un anno fa, mentre la prima ondata della pandemia ci costringeva a restare chiusi in casa, scrivemmo il nostro ultimo articolo sulle banconote in euro, grazie alle tante segnalazioni pervenuteci da diversi appassionati e curiosi, i quali, anche per merito nostro (un po' di modestia non nuoce), si erano divertiti nei mesi precedenti a prestare più attenzione e controllare i biglietti in loro possesso.
Da allora, mentre purtroppo la situazione pandemica ancora resta critica, ci sono pervenute numerose altre segnalazioni ed abbiamo appreso che un nuovo gruppetto di neo-collezionisti (con nostro grande piacere comprendente anche diverse donne) si è formato nel nostro paese, pur con le grandi difficoltà dovute alla mancanza dei tradizionali mercatini e fiere numismatiche in un recente passato pullulanti in Italia.
Procediamo con ordine tornando indietro nel tempo.
CHRISTINE LAGARDE
La politica e avvocatessa francese Christine M. O. LAGARDE, nata a Parigi nel 1956, il 1° novembre 2019 inizia il suo mandato, quale 4° Presidente della Banca Centrale Europea (BCE).
A fianco una sua immagine, gentilmente concessa da Wikimedia Commons - File: Christine Lagarde (ritagliata) .jpg – Utente: Edelseider
Per i collezionisti numismatici la prima curiosità è di vedere la firma del nuovo Presidente apposta sulle banconote in euro e la loro prima apparizione sul mercato. Per la firma basta poco tempo (vedere immagine a fianco), invece solo all'inizio del mese di luglio 2020 appaiono nell' Eurozona i primi biglietti da 5 € firmati Lagarde.
Da allora e sino ad oggi (31 marzo 2021) sono 37 le tirature con la nuova firma:
3 da 5 €, 6 da 10 €, 12 da 20 €, 12 da 50 €, 4 da 100 € e nessuna da 200 €. Sappiamo che, avendo negli anni passati la BCE annunciato che non sarebbero state stampate più le banconote da 500 €, il nuovo Presidente Lagarde potrà firmare solo 6 diversi tagli, rispetto ai predecessori che ne hanno firmato 7 ciascuno.
IMMAGINI e QUOTAZIONI
Tutti i visitatori del sito, che c'inviano immagini delle banconote in loro possesso, ci chiedono il loro valore.
Non ci stancheremo mai di ribadire che le nostre quotazioni vengono sempre fornite col beneficio d'inventario e per questi due motivi:
il vero valore di qualsiasi oggetto collezionistico viene dato dall'incontro tra la domanda e l'offerta. I vari cataloghi presenti sul mercato danno solo delle indicazioni generiche. Ne sanno qualcosa, ad esempio, i filatelisti, con le loro collezioni moderne in vendita, molto svalutate rispetto ai prezzi riportati sui cataloghi. Ma, come spesso viene riportato anche dai notiziari, avviene anche l'inverso. Vediamo un esempio nel nostro piccolo: una tavola originale del maestro fumettista Sergio Toppi, valutata dagli esperti attorno ai 1.000 euro, qualche settimana fa su un sito internazionale di vendita, è stata aggiudicata per una somma superiore ai 2.000 euro.
ATTENZIONE ai FURBETTI !!!
Non ci risulta che esistano attualmente cataloghi o listini qualificati che riportino le varie combinazioni numeriche rare o non comuni e le tante varietà, errori e curiosità delle banconote in euro.
Nei nostri vari articoli abbiamo cercato, in modo semplice e senza addentrarci per il momento nelle specializzazioni, di darne notizia ai tanti visitatori. Il nostro sogno è quello di riuscire un giorno, grazie all'aiuto dei tanti amici appassionati della materia e alle eventuali disponibilità finanziarie, a fare un apposito catalogo, che faccia chiarezza e venga incontro ai sempre più numerosi collezionisti.
Nel frattempo sui siti internet di vendita se ne vedono di tutti i colori e s'incontrano diversi “furbetti” e “furbacchioni” pronti a “spennare” qualche pollo, spacciando per “rarità” delle banconote non comuni, ma che possono essere reperite con pazienza e relativa facilità. Abbiamo già parlato dei cosiddetti “parejo radar”; adesso soffermiamoci sul caso del piccolo spostamento in basso o in alto dell'ultima o della penultima cifra della serie. Ebbene per lo spostamento in basso di circa un millimetro dell'ultima cifra un venditore “furbetto” richiede circa 800 €, per lo spostamento inferiore al millimetro della penultima cifra un “furbacchione” pretenderebbe oltre 2.000 €. Queste persone forse ignorano che le rarissime (sono le uniche!) banconote circolate SE1111111111 e VA2222222222 sono state vendute a circa 1.500 € e che le banconote radar (ne esiste solo una ogni 100.000 biglietti ca.) vengono vendute di solito a 500/600 euro. Sopra un particolare della rarissima VA2222222222 (ricostruito in facsimile al computer, non essendo possibile per il momento avere una copia dell'originale) venduta in una recente asta Delcampe a 1.551 euro; in calce il particolare di una banconota radar da 50 € SC7369889637, impreziosita dal fatto di essere composta da cinque cifre diverse (3,6,7,8 e 9).
Al contrario i biglietti con lo spostamento dell'ultima o della penultima cifra (o di entrambe) o di una delle due lettere alfabetiche iniziali (o di entrambe) della serie non sono affatto rari !. Dovuti al cattivo allineamento del numeratore, per vari motivi, durante la stampa tipografica della serie, il piccolo difetto può protrarsi a lungo tanto che si potrebbe reperire anche qualche intera mazzetta di banconote con simile “rarità!!!”. Sempre secondo il nostro piccolo parere, il giusto valore di una banconota del genere può essere compreso tra un 50% e un 80% in più del suo valore facciale. Nell'esempio, che riportiamo a fianco, questa banconota da 50 € FDS (gentilmente inviataci dall'amico Mauro di Roma) la si cede normalmente tra i 75 e 90 €.
I nostri furbetti o furbacchioni ignorano che da moltissimo tempo nel mondo filatelico uno spostamento di colore, dentellatura, scritte ecc. di 1 solo mm viene poco considerato e valutato; un discorso diverso vale per gli spostamenti da 2 mm in su. Ne tengano conto prima di chiedere la luna!
TANTI RICERCATORI per TANTE SEGNALAZIONI
Tanti appassionati ci hanno inviato le immagini delle banconote in euro trovate e considerate degne di attenzione per le loro particolarità numeriche. Siamo costretti, per spazio e tempo, a tralasciare quelle più comuni (con un poker di numeri uguali, tre coppie nella serie, palindromi brevi verticali ecc.), e a porre un attimo l'attenzione su alcune che possono essere di aiuto nella ricerca di esemplari simili o migliori all'atto del prelievo ai bancomat.
Portiamo come esempi due biglietti da 50 € fior di stampa la cui serie è composta da sole tre cifre con anche una cifra ripetuta consecutivamente cinque volte : Alessio c'invia un particolare della banconota SC2727777702 (vedere immagine in calce) e “marvinino” il particolare dell'altra SD229999977 (vedere immagine a lato). Ebbene si capisce che sono stati prelevati da un bancomat e non controllati seduta stante (questo non sempre è possibile se vi sono altre persone in fila). Però se ci fosse stata l'opportunità e una maggiore fortuna, a poca distanza tra di esse, ci si sarebbe potuto imbattere anche nelle altre banconote di maggiore pregio SC2727777773 (sempre solo tre cifre ma con il 7 presente sette volte e sei consecutivamente) e SD2299999223 (sempre solo tre cifre ma con un palindromo, togliendo l'ultimo 3, composto da nove cifre.
La nostra amica, ed assidua frequentatrice del nostro sito, elisa-betty c'invia l'immagine (vedere a fianco) di un'altra banconota, questa volta da 20 €, SE5344555555 in cui sono contemporaneamente presenti: solo tre cifre (3,4 e 5), la cifra 5 ripetuta sette volte di cui sei consecutivamente ed il palindromo breve verticale. All'inizio delle emissioni della nuova serie “Europa”, una banconota simile veniva classificata alquanto rara (R2) e subito venduta, attualmente, data l'enorme emissione di biglietti da 20 e 50 € e la migliore attenzione prestata dagli appassionati, collezionisti e rivenditori nella ricerca di questi esemplari, con la loro maggiore presenza sul mercato, la classificazione sembra ribassata a un R1+ .
Una segnalazione merita anche la banconota dell'Austria, reperita dall'amico Mauro di Roma (vedere immagine in calce), 10 € NB4705629183. Si tratta di un biglietto difficile da trovare e che richiede una particolare attenzione da parte del ricercatore. Presenta infatti tutte le possibili dieci cifre diverse (da 0 a 9), anche se sparse in punti vari della serie. Essendo di qualità FDS e appartenendo ad un taglio (10 €) con tiratura ben inferiore ai 20 e 50 €, secondo il nostro parere potrebbe trovare un acquirente disposto a pagare sino a dieci volte il facciale.
VARIETÀ e STRANEZZA
Nel precedente articolo “Banconote in euro: gli Errori, le Varietà e gli … Alieni” ci siamo soffermati sulla banconota italiana da 50 € SC6160245276 con l'interessante diversità di colore sul fronte (unica tinta marrone con assenza di quella arancione), tiratura S010. Ci chiedevamo allora quale fosse la spiegazione della varietà e se ci fossero in circolazione altri esemplari.
Durante quest'anno abbiamo avuto le tanto attese risposte:
a) il grande esperto francese Guy Sohier, da noi interpellato, ci ha gentilmente spiegato: «L'assenza di colore arancione sulla banconota da 50€ è nota, ma è rara. L'assenza di colore arancione nel calamaio ha fatto sì che il colore marrone riempisse tutto lo spazio da stampare. È abbastanza spettacolare, è una bella varietà.»
b) due altri esemplari della stessa varietà ci sono stati segnalati in Italia.
Andrea ha reperito un'altra banconota circolata da € 50 UC1061589511 della Banca di Francia, tiratura U005, con la stessa varietà.
Poco tempo fa è toccato ad Elisabetta di Crema la ventura di trovarne una terza della Banca d'Italia SA6063647225, tiratura S005. Si tratta di una banconota quasi FDS e pertanto la migliore sinora da noi conosciuta.
Le immagini delle due succitate banconote sono riportate in calce.
Pertanto è singolare che la stessa anomalia si sia riscontrata in due stamperie di nazioni diverse. Non è da escludere che essa possa riapparire in futuro e allora attenzione e occhi bene aperti!
Sinora abbiamo tralasciato le problematiche rappresentate dalla filigrana presente nelle banconote. Sempre lo studioso francese Guy Sohier nel suo ultimo libro “Les Eurobillets – Millésime 2002 Millesime 2013” riportava gli esempi di alcuni errori: filigrana spostata a destra (R4), rovesciata (R4), molto spostata tanto da apparire dimezzata una parte in alto e l'altra in basso della banconota (R2).
Sino ad un anno fa non ci erano pervenute segnalazioni riguardanti varietà della filigrana, ma all'improvviso l'attenta Jessica, nel controllare delle vecchie banconote usate, ci fa pervenire l'immagine illuminata del biglietto della prima serie da 50 € S60957111508, dove appare evidente lo spostamento della filigrana verso il bordo sinistro per circa 5 mm. Come detto, i collezionisti prediligono spostamenti superiori ai 2 mm, in quanto più evidenti e di maggiore rarità. La banconota in questione, della prima serie e alquanto circolata (quindi non di eccelso valore monetario), mantiene tuttavia intatto il suo fascino. (Vedere immagine a lato).
Alla fine abbiamo lasciato i due “pezzi da novanta” e la “stranezza”.
Però una premessa è d'obbligo: giudicare e valutare banconote solo tramite immagini, anche se ben fatte, pervenute con internet, non è facile per nessuno. È ovvio che niente può eguagliare la visione materiale del biglietto, con l'aggiunta potenzialità del tatto. Pertanto, anche se le nostre personali impressioni sono orientate per una originalità delle banconote con le loro varietà e stranezze, un minimo di dubbio è prudenziale.
Qualche mese fa Cristina c'invia le immagini del fronte e del retro della banconota prima serie dell'Olanda da 20 € P19864446166, tiratura G010, firma Trichet e impressa dalla stamperia Johan Enschedé & Zn di Haarlem. Come si può osservare mentre il retro del biglietto, visibilmente circolato, è del tutto regolare, il fronte è incredibilmente privo della stampa calcografica (taille-douce), con la spettacolare assenza di tutte quelle parti disegnate e, soprattutto in presenza di biglietti nuovi, percettibili al tatto (vetrate, valore 20, scritte BCE ecc.). Non è difficile immaginare cosa sia successo: durante la stampa calcografica il passaggio contemporaneo di due fogli ha dato luogo alla varietà. Quante volte è capitato anche a noi, con la stampante del computer, il passaggio simultaneo di un doppio foglio con l'ovvia mancata stampa sulla pagina “attaccata” ?
Non crediamo che la banconota sia un falso, ritenendo molto improbabile un “taroccamento” così complesso.
Il più volte citato studioso Sohier nel suo ultimo libro riporta diversi biglietti simili, ritenendoli in qualità SPL molto rari (generalmente R4). Nel nostro caso, trovandoci di fronte ad una banconota circolata (è ben visibile sul fronte la piega centrale), non ci azzardiamo ad una valutazione e optiamo per un P.A.R. (Prezzo A Richiesta), lasciando, in caso di vendita, la decisione al mercato.
Nell'immagine in alto a destra il verso del biglietto e in calce il fronte con la sua spettacolare varietà.
Circa due mesi fa Sara di Catania c'invia le immagini di un'altra interessante banconota. Si tratta di una strano biglietto circolato da 5 €, sicuramente stampato dalla Banca d'Italia (come si può evincere dalla tiratura S006A1, presente sul fronte), che presenta una doppia varietà e apparentemente un difetto.
Il fronte è privo del numero 5 cangiante, situato in basso a sinistra della banconota; il verso è privo della stampa tipografica orizzontale e verticale della serie; sul fronte nella parte centrale a destra appare quello che sembra un numero 35 scritto a penna. (In calce sono presenti le due immagini della banconota).
Ad una prima impressione d'incredulità (due varietà in una stessa banconota, peraltro incredibilmente sfuggite ai controlli della stamperia, un numero 35 scritto a penna chissà quando e da chi) ed alla impossibilità di constatare “de visu” (le immagini al computer sono spesso distorte) l'autenticità e la qualità della banconota, ci fanno optare per una valutazione pessimistica della stessa. Anche qualche amico collezionista, pur attratto dalla novità, nutre qualche dubbio.
Questo maledetto periodo, con la chiusura di tutte le manifestazioni e l'impossibilità d'incontrare esperti e periti numismatici con cui vagliare le diverse opinioni, ci costringono a fare tutto tramite internet. Però non demordiamo e con pazienza riusciamo ad ottenere qualche risultato:
a) migliorando la qualità dell'immagine ed ingrandendola, quello che apparentemente sembra un numero 35 (vedere immagine a lato) potrebbe con molta probabilità essere un piccolo corpo estraneo (un filo?) o inserito nell'impasto della carta o finito nella rotativa durante la stampa, formando casualmente quello che sembrerebbe un numero;
b) la doppia varietà (mancanza del numero cangiante e della stampa della serie) difficilmente potrebbe essere frutto di una falsificazione. Se con dei sofisticati solventi un abile falsario potrebbe eliminare il numero cangiante e la serie tipografica lunga orizzontale, difficilmente potrebbe far sparire anche il numero di serie verticale senza lasciare una minima traccia del misfatto. Inoltre perché effettuare la manipolazione su una banconota circolata, mentre sarebbe stato molto più remunerativo farla su una FDS?
Comunque un piccolissimo dubbio rimane in qualche amico interpellato.
Per il problema della quotazione della banconota optiamo, come nel caso precedente, per un P.A.R. (Prezzo A Richiesta), lasciando al mercato, in caso di vendita, la capacità di ben valutare l'interessante pezzo.
Infine arriva la “stranezza”, inviataci qualche giorno fa da Daniele: la banconota spagnola circolata da 5 € VB6967543843, tiratura V011, con il verso apparentemente normale e ben pulito (vedere immagine a fianco), ma con il fronte deturpato da un insieme di macchie, tanto da farci definire il biglietto “il brutto anatroccolo”. Ci viene chiesto cosa possano essere queste macchie, ma sinceramente, non potendo vedere da vicino il biglietto, non riusciamo a capirlo. Un clamoroso esempio di “encres diluées (inchiostri diluiti)” ci viene riportato dal più volte citato studioso francese Guy Sohier nel suo libro, ma l'immagine (presente in uno dei nostri precedenti articoli) presenta delle chiazze di colore rosso uniforme che ricopre buona parte del fronte di tre banconote austriache da 10 € prima serie. Nel nostro caso le macchie sono sparse, non compatte, a tratti “retinate” e di tonalità diverse, che vanno dal nero al grigio, come il colore predominante del biglietto (vedere la banconota nella sua interezza nella foto acconto al titolo ed un particolare ingrandito di essa in calce). Un difetto nella stampa? Uno scherzo di qualche ragazzo? L'impronta di una scarpa infangata? Un taroccamento per frodare il collezionista?
Un bel quesito per i nostri visitatori; aiutiamoli anche con qualche nostra considerazione.
Perché imbrattare in tal modo dozzinale una banconota che diventerebbe poi inservibile? Infatti nessun commerciante la prenderebbe e sarebbe possibile, con perdita di tempo, cambiarla solo in banca! Se si trattasse di una ragazzata con versamento d'inchiostro sul biglietto, esso, soprattutto nelle parti più dense, lascerebbe qualche segno anche sulla parte opposta, che invece appare pulito. Se la banconota fosse stata calpestata da una scarpa, infangata con cemento nero, si vedrebbero delle pieghe che, a prima vista, non appaiono. Non sarebbe magari possibile che un foglio di banconote fosse rimasto incastrato, durante la stampa, negli ingranaggi e che lo sblocco forzato a mano possa aver causato il difetto?
Ai visitatori, collezionisti, tipografi ed esperti la soluzione del dilemma, con preghiera di aiutarci a risolvere l'enigma!
Si ringraziano le amiche e gli amici visitatori del sito Cristina, Elisabetta, "elisa-betty", Jessica, Sara, Alessio, Andrea, Daniele, Emiliano, Mauro e tutti coloro che ci hanno mandato le immagini delle proprie banconote, chiedendo notizie sulle “particolarità” o “rarità” di esse ed il loro possibile valore. Abbiamo cercato di rispondere a tutti offrendo consigli e spiegazioni che riteniamo allo stato attuale i più realistici possibili.
Un caloroso ringraziamento va agli amici collezionisti e studiosi Pietro Di Cecco, Pablo Ercolini, Mauro Simoni e Guy Sohier, i quali con grande pazienza offrono la loro preziosa disponibilità a questo Circolo. Un particolare augurio va al Prof. Mario Ritarossi, sempre pronto (anche nei giorni festivi) a rendere realizzabili questi articoli.
I © delle immagini del presente articolo appartengono a tutti gli aventi diritto (Banca Centrale Europea, Banche nazionali dell'Eurozona, proprietari delle banconote ecc.). Vengono qui riprodotte solo a scopo culturale e divulgativo.
Per essere sempre aggiornati su tutte l'emissioni delle banconote in euro (con l'indicazioni delle tirature e delle quotazioni) è indispensabile seguire il prezioso sito dello studioso Guy SOHIER : liste des eurobillets , facilmente comprensibile da tutti anche se scritto in francese.
Di particolare interesse è il suo ultimo libro "Les Eurobillets Millésime 2002 Millésime 2013" © Édition Numismatique & Change, 55800 Revigny-sur-Ornain.
In esso sono presenti molti altri esempi di banconote con varietà ed errori.
Articolo preparato tra il 25 marzo ed il 5 aprile 2021.
Questo articolo viene dedicato a tutti i nostri visitatori, con la speranza di offrire loro, in un periodo particolarmente drammatico, un momento di svago, con l'augurio di un futuro più sereno.
Un affettuoso pensiero e un sentito ringraziamento vanno a tutti coloro che si stanno impegnando, anche con immensi sacrifici, per permetterci di tornare alla tanto desiderata normalità.