ZEROCALCARE ovvero il BIG BANG DEL "NUOVO" FUMETTO ITALIANO?

ZEROCALCARE ovvero il BIG BANG del "NUOVO" FUMETTO ITALIANO.

ZEROCALCARE ovvero il BIG BANG del "NUOVO" FUMETTO ITALIANO?

Ogniqualvolta nel panorama fumettistico mondiale siano apparsi Autori con tematiche e stili narrativi diversi dalla norma si è parlato di “nuovo fumetto”. Il fenomeno si è manifestato anche in Italia in vari momenti storici.

Nella seconda metà degli anni sessanta del ventesimo secolo, la rivista mensile “linus” (aprile 1965) dà inizio alla “rivoluzione culturale”, dapprima in modo soft, ma, nel decennio successivo, sempre in maniera più critica e con denunce sociali anche aspre.

Negli anni ottanta nuove avanguardie si mettono in mostra con personaggi e storie violente, in un panorama sociale molto difficile, privo di ideali e portato per la ribellione distruttiva e nichilista. Il mensile “Frigidaire” e i suoi Autori Andrea Pazienza, Filippo Scozzari, Stefano Tamburini ed altri, rispecchiano molto bene il proprio tempo sperimentando nuovi stili di disegni e colori.

A partire dalla seconda metà degli anni novanta, la rivista “Mondo Naif”, grazie ad artisti quali Davide Toffolo, Otto Gabos, Anna Vinci, affronta in modo tragicomico la quotidianità del disagio giovanile, con le loro passioni e le loro aspettative. A partire dal 2002 il mensile ospita storie appassionanti, scritte e disegnate da autori stranieri, soprattutto francesi. Nel contempo nuovi artisti italiani si fanno strada con le loro originali e interessanti graphic-novel, basti menzionare Gipi (nome d'arte di Gianni Pacinotti – Pisa 1963) e Manuele Fior (Cesena 1975), messosi in mostra in Germania e in Francia, i quali dagli anizi del nuovo millennio stanno riscuotendo numerosi premi e grandissimi apprezzamenti dai critici.

Probabilmente la vera “rivoluzione” avviene nel primo decennio del nuovo millennio con il “WEBCOMIC”, cioé il fumetto pubblicato sul web, il sito internet che dà la possibilità di raggiungere uno sterminato numero di appassionati e curiosi. Il fumetto on-line permette a chiunque di pubblicare storie e vignette senza bisogno di editori e con spese minime. Ovviamente molti principianti lo fanno a livello amatoriale, ma non mancano esempi di autori che hanno ottenuto un buon riscontro, che ha loro permesso di pubblicare le proprie opere fumettistiche anche in formato cartaceo (come Paolo Aldighieri, tra i primi blogger italiani, con la sua striscia “èriadan” apparsa sul web nel 2003 e dopo qualche anno in fascicoli, ed il francese Nojhan con il volume “Geekscottes” pubblicato con successo nel 2009). L'avvenimento è epocale, in quanto tra le varie applicazioni il fumetto online permette di trovare e sperimentare nuovi formati, non più vincolati alle dimensioni della pagina di un libro. Lo studioso e fumettista statunitense Scott Mc Cloud (Boston 1960) prevede in un prossimo futuro la possibilità di creare la “infinite canvas (tavola infinita)”, cioè un fumetto online che potrebbe espandersi quasi all'infinito sia orizzontalmente che verticalmente.

In Italia uno dei più acclamati autori di “comicweb” è il romano Zerocalcare, la cui opera può iperbolicamente apparire come il big bang del “nuovo” fumetto italiano.

 

ZEROCALCARE è il nome d'arte di Michele Rech, utilizzato inizialmente quale “nickname” per l'utilizzo di internet (nelle immagini l'Autore ed il suo alter ego). Nato ad Arezzo nel 1983 e vissuto per qualche anno in Francia, paese natìo della madre, si trasferisce definitavamente a Roma, nel quartiere di Rebibbia. Grande lettore di fumetti, si diletta a disegnare sin da giovane e, appena diplomato, s'iscrive alla “Scuola Romana del Fumetto”. Frequenta alcuni centri sociali della capitale, resta molto colpito dagli avvenimenti tragici avvenuti durante il G8 di Genova nel 2001 e che traduce in fumetto qualche anno dopo. Illustra manifesti e locandine politiche, collabora con il quotidiano Liberazione”, con la rivista “Carta” e con il mensile “XL” del giornale “La Repubblica”. L'incontro con Makkox (nome d'arte del fumettista Marco D'Ambrosio – Formia (LT) 1965), diviene una tappa fondamentale per Zerocalcare. Makkox, favorevolmente colpito dalle storielle del giovane, decide di produrgli nel 2011 il primo albo a fumetti “La profezia dell'armadillo”, che ottiene un buon successo e contemporaneamente, curandone l'apertura e gl'inizi, spinge Zerocalcare ad avere ed aggiornare periodicamente un proprio “blog a fumetti” , una specie di “diario disegnato in rete” che va in ordine anticronologico, in cui l'autore inserisce i suoi racconti fumettati e le sue visioni della vita, ricevendo i commenti da parte dei visitatori e lettori della rete. Il mezzo permette a Zerocalcare di avere una enorme popolarità tra i suoi coetanei, tanto da essere contattato dalla Bao Publishing, casa editrice di Milano, che ristampa a colori nel 2012La profezia dell'armadillo – Colore 8 bit”. La notorietà cresce e nello stesso anno, sempre tramite la Bao, Zerocalcare pubblica il secondo libro a fumetti “Un polpo alla gola” e riceve poco dopo a “Lucca Comics e Games” il prestigioso premio “Gran Guinigi” per la miglior storia breve. Nel 2013 vedono la luce due nuovi volumi, il pessimistico “Ogni maledetto lunedì su due” e l'horror-comico “Dodici”. Il successo continua nel 2014 con l'opera “Dimentica il mio nome”, nel 2015 con “L'elenco telefonico degli accolli” e nel 2016 con “Kobane Calling”, che ricevono accoglienze molto favorevoli dai lettori e dalla critica.

 

LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO” (Autoprodotto con Makkox, 2011 – in bianco e nero)

"LA PROFEZIA DELL'ARMADILLO - colore 8-bit" (BAO Publishing, Milano 2012 - a colori)

L'arrivo notturno dalla Francia di una e-mail con il messaggio della morte di CAMILLE, un'amica d'infanzia, getta Zerocalcare in un isterico sconforto e dà il via ad una serie di ricordi, più o meno recenti della vita del giovane, delle sue idiosincrasie, delle sue insicurezze, che lo spingono a rifugiarsi nei consigli del suo immaginario, materializzatosi in diversi personaggi storici, favolistici e fumettistici, che fanno parte del suo bagaglio culturale, ma soprattutto nell'aiuto del suo fidato amico Armadillo, le cui profezie ottimistiche spesso non si avverano.

Si chiama profezia dell'Armadillo qualsiasi previsione ottimistica, fondata su elementi soggettivi e irrazionali spacciati per logici e oggettivi, destinata ad alimentare delusione, frustazione e rimpianti, nei secoli dei secoli. Amen.” È l'amara riflessione dell'autore di fronte alle avversità della vita quotidiana.

 

I vari incontri con Camille, ragazza francese che studia a Roma, tornano nitidi ed angoscianti nella mente di Zerocalcare: il primo approccio amichevole, avvenuto nel 1997 durante la festa per la fine dell'anno scolastico; l'iscrizione ad un corso di cultura giapponese per poter prendere lo stesso tram della ragazza, con gl'inconvenienti di scendere precipitosamente, non avendo il biglietto, alla vista di un controllore, e di trovarsi sotto la pioggia lontano da casa; il tentativo di far colpo disegnando in classe i personaggi dei manga, surclassato però dalla comparsa del benestante compagno di classe Menigucci, che ha appena comprato il motorino; l'illusione, supportata dalla profezia dell'amico Armadillo, che Camille fosse innamorata del nostro, ben presto naufragata dalla scoperta di Greg, il nuovo ragazzo dell'amica. Ma la francesina prova dell'affetto per Zerocalcare; nel 2000, dopo la brutta storia di un pestaggio del nostro da parte di antagonisti politici con temporanea perdita della memoria, lo accompagnerà per una settimana a casa in metro e durante l'estate gli comunicherà della rottura con Greg e del ritorno in Francia con la sua famiglia. Zerocalcare vorrebbe esternarle il suo amore, ma viene sempre frenato dalla propria insicurezza, rappresentata dal cupo “Guardiano del tempismo”, una grossa figura con il volto formato da un lungo becco e con in mano una sveglia dal ticchettio assordante (vedere immagine a fianco)). Rincontrerà Camille due volte negli anni successivi, la prima insieme ad un nuovo ragazzo, Germain, la seconda quando, in visita a Roma, accetta l'ospitalità in casa di Lady Cocca, l'amorevole madre del nostro. In entrambi gl'incontri la ragazza appare sempre più pallida e smagrita, affetta dall'anoressia che la condurrà alla morte.

Insieme a Zerocalcare e Camille a volte appaiono altri due compagni di classe, Secco e Greta. SECCO, magro, moro con naso aquilino è il più grande amico di Zero, con cui condivide la passione per i video giochi e per le serie tv. Scommettitore sin dall'adolescenza, diviene un giocatore incallito di poker on line. Greta, bionda carina con frangetta, ha l'aspirazione di diventare ricca per andare a vivere in centro. Ed il volume termina con la malinconica tavola dove i quattro ragazzi, distesi su un prato, immaginano il proprio futuro: di artista per Secco, di bella vita in centro per Greta, d'insegnante d'italiano in Francia per Camille e di paleontologo per Zero.

Il racconto principale è intervallato da brevi episodi, spesso composti da sole 3 tavole, con fatti umoristici della vita di Zerocalcare: il suo vivere da solo in un appartamentino di Rebibbia; la sua lotta accanita contro dei calabroni e contro le formiche che hanno invaso la casa; i primi deludenti lavori in uno studio grafico; le premurose cure della mamma, raffigurata come Lady Cocca (figura ripresa da “Lady Kluck”, una chioccia dama di compagnia di Lady Marian, nel lungometraggio animato disneyano “Robin Hood” - Walt Disney Production, USA 1973) ed i consigli pratici del padre, raffigurato come il “Mr. Ping” (il cigno, padre adottivo di Po, il grande panda protagonista del cartone animato “Kung Fu Panda” - Dream Works Animation – USA 2008) .

Anche altri amici e conoscenti di Zerocalcare vengono raffigurati con le fattezze di personaggi di cartoni animati, o di animali e cose, prendendo spunto spesso dai loro soprannomi o dalla loro apparenza, più o meno benevola, agli occhi dell'autore.

Una parte speciale la occupa l'Armadillo, personaggio immaginario antropomorfizzato, che vive da sempre accanto a Zerocalcare, crescendo fisicamente insieme a lui, suo pensiero cosciente e angelo custode. Non sempre i consigli dell'Armadillo sono ascoltati o risultano appropriati, venendo a creare delle situazioni comiche e imbarazzanti. L'autore racconta di essersi ispirato, per disegnare l'animale, alla forma del pallone Super Santos, di colore arancione con strisce nere, molto diffuso per il suo prezzo accessibile anche tra i ragazzi italiani.

Prodotto dall'amico Maccox in sole 500 copie in bianco e nero, la raccolta dei racconti di Zerocalcare viene venduta on-line e, grazie al successo ottenuto, ristampata ben cinque volte in poco tempo, attirando l'attenzione della casa editrice Bao Publishing di Milano, che ne realizza un volume dal titolo “La profezia dell'Armadillo – Colore 8 bit”, con l'indicazione dell'unità di misura dei colori adottati, corrispondente ad una grafica VGA ad alta risoluzione. L'intuizione della Bao è vincente e sinora si è giunti alla 13ª ristampa del libro, svelando alla critica ed al grande pubblico il fenomeno Zerocalcare.

Il motivo dell'enorme successo può essere trovato nella capacità dell'Autore di sapersi relazionare, con il racconto tragicomico delle proprie esperienze di vita, con la sua generazione. Ne è una conferma anche il blog che Zerocalcare cura ormai da anni, lavorandovi a volte anche di notte (vedere immagine) e che riceve la visita giornaliera di diverse migliaia di fan. Ma le tematiche affrontate, come l'insicurezze del periodo adolescenziale e della prima giovinezza, la ricerca dell'amicizia e dell'amore, le problematiche del lavoro e della vita sociale, sono universali e senza tempo, perciò attirano anche l'attenzione di molti lettori di altre generazioni.

Anche il segno grafico, utilizzato da Zerocalcare, contribuisce alla riuscita delle storie. Appassionato da ragazzo di manga e cartoni animati giapponesi, assiduo lettore di fumetti, soprattutto francesi, ammiratore di grandi autori, come l'italiano Gipi e il francese Larcenet, il suo stile è un originale ibrido di queste influenze e ben si addice a racconti che unisce realismo a materializzazioni dell'inconscio, situazioni comiche ad eventi malinconici.

La profezia dell'armadillo” vince nel 2012 il premio Gran Guinigi a Lucca Comics & Games per la migliore storia breve.

 

 

CURIOSITÀ.

Il personaggio Zerocalcare è stato modificato graficamente dal suo Autore. All'inizio viene disegnato quasi pelato e con i gomiti delle braccia evidenziate. Successivamente le articolazioni vengono rappresentate solo con curve, la testa viene coperta da una capigliatura liscia nera con frangettina ed il personaggio assume quell'età indefinita di giovane, divenuta una icona per molte migliaia di fan. 

    A fianco le due immagini con il cambiamento del personaggio.

      Anche i nomi degli amici vengono mutati dall'improbabile Molière e Francesca agli attuali Secco e Greta.

 

 

Tutte le immagini e le frasi tratte dal fumetto e riportate virgolettate sono © Michele Rech (Zerocalcare) e Bao Publishing. Vengono utilizzate da questo sito solo a fini culturali e divulgativi.

Tutte le immagini sottostanti sono particolari tratte da "La profezia dell'Armadillo - Colore 8-bit" © Michele Rech (Zerocalcare) e Bao Publishing.

 

 

 

 

 

Zero apprende la morte di Camille.
Camille, l'amore nascosto.
L'Armadillo, il consigliere.
Zero, l'amico più sincero.
Lady Cocca, mamma molto premurosa.